Economia

Spending review, 8.5 milioni di euro di tagli alla Provincia di Perugia

Il decreto sulla spending review taglia circa 8,5 milioni di euro alla Provincia di Perugia. Questo significa cancellare servizi ed investimenti già programmati

Provincia Perugia

Per la Provincia di Perugia, il decreto sulla spending review taglia circa 8,5 milioni di euro. Cio’ significa che si devono cancellare impegni già iscritti a bilancio nel 2012, tagliando servizi, manutenzioni, investimenti, utenze di tutti i tipi, contributi e manifestazioni.

A questi tagli dobbiamo aggiungere le minori entrate per i fitti che cessano dal 7 luglio ’12 sugli immobili a disposizione di Prefettura, Procura della Repubblica e Caserme delle Forze dell’Ordine distribuite sul territorio. Una sforbiciata che si aggiunge ai 7,6 milioni di euro già operati nel bilancio di previsione 2012 e ad un Patto di Stabilità che è di circa 17 milioni di euro. Ci dobbiamo confrontare con queste cifre davvero imponenti”.  

Secondo la Bellini, il decreto "ripropone i soliti tagli lineari a Province, Comuni e sanita’. Tagli feroci che si aggiungono a quelli pesantissimi dal 2010 in poi. Tagli decisi quando molti enti locali hanno già approvato i bilanci di previsione del 2012. Ci impegneremo – continua Bellini - per salvaguardare alcune priorità come la riapertura delle scuole o la sicurezza stradale, ma saremo inevitabilmente costretti a garantire il minimo indispensabile. Come giunta abbiamo predisposto un percorso che coinvolge assessori e dirigenti per fare fronte ad una situazione di estrema emergenza finanziaria”.

Sono le parole dell’assessore al bilancio della Provincia di Perugia Ornella Bellini la qual e parla di “segnali precisi di una difficoltà finanziaria del Paese che il governo pensa di tamponare andando a pescare per quest’anno quasi esclusivamente negli enti locali. Una scelta – sottolinea Bellini - che sta destrutturando quelle autonomie locali che erogano servizi ai cittadini, alla comunità, al territorio.

Le Proposte. Tagli che riducono nella forma e nella sostanza spazi di equita’ sociale, di democrazia, di diritti veri di tutti i giorni, di crescita.  E’ giunto il momento di ricorrere ad altre soluzioni quali la patrimoniale, le licenze sulle frequenze televisive, l’eliminazione della sovrapposizione tra pensioni e vitalizi, una piu’ radicale lotta all’elusione e all’evasione fiscale".



 


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