Economia

Trafomec, la situazione si fa esplosiva. I sindacati: "L'azienda minaccia ritorsioni sui lavoratori"

La denuncia di Fiom, Fim e Ugl: "Intimidazioni per far cessare il presidio, la Regione ci deve aiutare"

E alla fine a Tavernelle la situazione è diventata esplosiva. “Al termine di tre ore di assemblea molto accesa con i lavoratori di Trafomec Europe, mentre all’esterno della fabbrica, sotto una pioggia battente, proseguiva il presidio degli ex lavoratori, che attendono il rispetto degli accordi presi,  - scrivono i sindacati - il management aziendale metteva in atto una intimidazione senza precedenti”.

Una denuncia, in soldoni. “L’azienda – scrivono le sigle - ha diramato una comunicazione ai lavoratori nella quale si paventa, in caso di mantenimento del presidio degli ex dipendenti davanti ai cancelli, di far ricorso alla cassa integrazione, minacciando addirittura la sospensione dell’attività produttiva. Si tratta di una chiara intimidazione – commentano Fiom, Fim e Ugl – che punta a mettere i lavoratori attualmente occupati contro quelli che rivendicano giustamente i loro diritti e le loro spettanze. Siamo al paradosso – proseguono i rappresentanti sindacali – di un’azienda che non rispetta gli accordi e al tempo stesso gioca al massacro sulla pelle dei lavoratori. Non siamo disponibili ad accettare questo tipo di atteggiamenti che vanno contro la dignità delle persone”.

E ancora: “Continuiamo a rivendicare – proseguono Fiom, Fim e Ugl – il semplice rispetto degli accordi, per fronteggiare una situazione ogni giorno più drammatica per decine di famiglie che si ritrovano da mesi senza reddito. La realtà è che se l‘azienda dovesse chiudere il sito di Tavernelle, questo non sarà certo per due giorni di presidio ai cancelli, ma per l’incapacità di un management che ha dimostrato totale inadeguatezza a misurarsi con la complessità del mercato nella crisi. A questo punto – concludono i sindacati – si rende necessario un intervento immediato dell’assessore Riommi per la Regione dell’Umbria”.


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