Economia

Riforma Lavoro Tesei-Fioroni, oltre le aziende anche giovani e disoccupati ora "corrono": boom per la formazione e tirocini in azienda

Funziona la strategia del Buono Umbro che in poco più di un mese ha registrato 2000mila adesioni. Ecco come funziona e come entrare in questa strategia

La ripartenza dell'Umbria, con numeri oltre ogni positiva proiezione a livello economico, sta passando anche per un rinnovato spirito di formazione per entrare o rientrare nel mercato del lavoro in caso di disoccupazione prolungata. L'innovativo Buono Umbro per il Lavoro - che rientra nella strategia Tesei-Fioroni - ha fatto registrare più di 2000 le persone che hanno aderito al programma e che parteciperanno ai percorsi di politica attiva ad appena un mese e mezzo dell'entrata in funzione con un finanziamento complessivo di 10milioni di euro. 

L’Assessore regionale allo Sviluppo economico e Politiche attive del lavoro Michele Fioroni, che ha fortemente voluto l’introduzione del programma Re-Work, ha piegato che “fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato, così come indirizzare le politiche attive e la formazione alla domanda delle imprese, solo così riusciremo a colmare il mismatch sempre più elevato nel nostro Paese, con l’Umbria che vuole fare la sua parte per raggiungere questo obiettivo virtuoso. Con la legge regionale approvata a luglio – evidenzia - abbiamo inserito tutti i presupposti per raggiungere questi obiettivi. Lo strumento è peraltro utile per la gestione delle crisi aziendali e per accompagnare i lavoratori in percorsi di outplacement”.

La misura si rivolge a NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione) tra i 18 e i 29 anni, percettori di NASPI (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego) o di mobilità in deroga per area di crisi complessa, ex lavoratori autonomi che hanno cessato la propria attività a seguito della pandemia da Covid-19, disoccupati/inoccupati iscritti alla Legge 68/99, disoccupati di lunga durata e cassintegrati di imprese con unità produttive localizzate in Umbria a forte rischio di disoccupazione.

Il 70% della platea dei presi in carico è nella provincia di Perugia e il restante 30% a Terni. Circa l’80% ha scelto di fruire delle misure previste dal BUL offerte dalle associazioni temporanee di impresa o di scopo (ATI o ATS) appositamente costituite dagli enti privati accreditati. Il 20% ha preferito continuare il percorso all’interno dei Centri per l’Impiego. Per partecipare al Programma Re-Work è sufficiente accedere con le credenziali SPID al portale “Lavoro per Te Umbria”  https://lavoroperte.regione.umbria.it


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