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Arena del Tempobono, Antonella Falteri presa fra due Luci... sono Dalla e Battisti

Antonella Falteri si conferma potente e toccante, nella sua statuaria seduzione, interpretando con raffinatezza, suggerendo visioni, stimolando stati d’animo

Arena del Tempobono, Antonella Falteri presa fra due Luci: sono Lucio Dalla e Lucio Battisti, dei quali la Mina perugina propone i pezzi più belli. L’accompagna alle tastiere Fausto Sportolari, uomo orchestra, già pianista di Morandi per non meno di un decennio.

L’amico Nino Marziano, musicista e fine intrattenitore, cuce i vari momenti dello spettacolo che entusiasma e commuove.

L’immutata freschezza di una voce che spiana le montagne e accarezza come il vento è un vero miracolo della natura. Antonella Falteri si conferma potente e toccante, nella sua statuaria seduzione, interpretando con raffinatezza, suggerendo visioni, stimolando stati d’animo.

“Il gigante e la bambina” apre un torrente che scorre per due ore molto simili a minuti. Non la narrazione di uno stupro (come spesso si dice), ma una storia di amore e complicità che va oltre le convenzioni. Sullo sfondo del palco compaiono mani tese e una testa occhialuta a evocare figure ormai appartenenti all’archetipo universale dei due cantanti. Il tutto infiammato da luci fortemente evocative. Frontalmente, due protomi equine in materiale marmorizzato, frutto della genialità scenografica di Paolo Ballerani, artista originale e fecondo.

Una serata insolitamente fresca e accogliente propone un grande concerto, tra la viva soddisfazione del presidente del Circolo del Tempobono, Enzo Garghella, il visibile compiacimento del presidente di Borgo Bello, Orfeo Ambrosi, la contentezza del fondatore del teatro di figura, Mario Mirabassi: persone dalla cui fattiva sinergia deriva questa rilevante presenza di pubblico, entusiasta e partecipe.

Una grande serata, un concerto memorabile. Nel nome e nel ricordo dei due grandi Luci, con qualche preferenza per Dalla che seppe così bene fondere il sentimento personale e quello civile della comunità. “Anna e Marco”, “Se fossi un angelo”, “Futura”: canzoni scritte a lettere di fuoco nella storia del pentagramma.