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Al museo Archeologico dell'Umbria un convegno per scoprire i nostri antenati etruschi

La Pro Ponte fa divulgazione alta. Interessante convegno nazionale sui nostri antenati etruschi al Manu, dal titolo “Città gemellate con Velimna: ultime scoperte”

La Pro Ponte fa divulgazione alta. Interessante convegno nazionale sui nostri antenati etruschi al Manu, dal titolo “Città gemellate con Velimna: ultime scoperte”. Evento che si dipana in due step col coordinamento delle archeologhe Luana Cenciaioli (Mibact) e Agnese Massi Secondari (UniPg). Contestualmente sono stati tempestivamente presentati gli atti del convegno precedente: “Perugia Etrusca”, svoltosi lo scorso anno nell’edizione n.16 di “Velimna, gli Etruschi del Fiume”.  Circostanza inusuale, questa della rapidità, il cui merito è in gran parte da attribuire ad Alvaro Azeglio Mancioli, punto di riferimento della Pro Ponte per le attività culturali.

Tre relazioni in mattinata e altrettante nel pomeriggio. L’Inviato Cittadino ha potuto seguire la relazione di Giuseppe Della Fina sul tema “Etruschi protagonisti: il museo di Murlo e il festival Bluetrusco”.

Della Fina ha narrato spigolature degli scavi a Murlo e si è soffermato sulla tipologia e la natura dei reperti ivi conservati, tra i quali quelle curiose statue con “cappelli da cow boy”, peraltro intercettate con la collaborazione di archeologi americani.

L’unicità del museo di Murlo consiste anche nel fatto che non propone solo materiale da necropoli, ma oggetti pulsanti di vita, frutto di una serie di officine artigianali dislocate in una casa padronale, risalente al VII secolo avanti Cristo.

L’interruzione brusca di quella struttura socio-politica è legata al passaggio verso forme di organizzazione di città-stato. Insomma, la pòlis che vince sulla tradizione monocratica. Un po’ quello che accadde nel medioevo con la fine del castello e l’inizio della città comunale. Ma, fortunatamente, gli etruschi dell’epoca seppero eclissare sottoterra alcuni dei loro splendidi manufatti, a futura memoria.

Il relatore ha poi illustrato il Festival Bluetrusco, efficace sintesi di cultura e spettacolo: dai reperti al jazz.

A seguire relazioni di Claudio Bizzarri su “Archeologia urbana a Orvieto: nuove scoperte” e di Mariangela Turchetti su “Il nome etrusco di Chiusi e altre storie…”.

Dopo la presentazione degli Atti 2018 e la pausa pranzo, visita guidata alla mostra “Bagliori di sogni”.

Nel pomeriggio, Paolo Bruschetti ha relazionato su Cortona. Marco Cruciani, Danilo Leone e Silvia Simonetti sul Santuario di Campo della Fiera e Simona Rafanelli su “Vetulonia e la domus dei dolia: ultime scoperte”.

Come si vede, non comunicazioni scontate, ma aggiornamenti freschissimi su temi di interesse scientifico, filtrati attraverso il vaglio della divulgazione di qualità.


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