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Il Festival delle Nazioni celebra la Francia con un programma esclusivo, ecco qualche anticipazione

La Francia sarà il Paese ospite della 49a edizione del Festival delle Nazioni, che avrà luogo dal 23 agosto  al 3 settembre  2016  a  Città  di  Castello. Tanti gli artisti internazionali e i progetti speciali di  questa  nuova  edizione: il duo pianistico di Katia e Marielle   Labèque; la cantante,   compositrice   e polistrumentista Rokia Traoré– che presenterà al Festival il suo nuovo album Né so–; il violinista Renaud  Capuçon,  che  si  esibirà  in  duo  con Jérôme  Ducros  al  pianoforte;  il  pianista  franco-canadese Louis Lortie; il duo Musica Nuda composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti con un  programma  inedito  creato ad  hoc  per  il  Festival  delle  Nazioni. 

Inoltre il progetto speciale La banca universale, con musiche commissionate al compositore francese Pierre Thilloy. «Negli  ultimi  anni  abbiamo  allargato  il  nostro orizzonte –dichiara  il presidente  Giuliano Giubilei–, dando spazio non  solo alle grandi tradizioni  musicali e alla  musica contemporanea (da sempre presente nei nostri programmi) ma anche a linguaggi che appartengono alla musica popolare o a nuove tendenze. Anche grazie a tutto questo il Festival è cresciuto. C’è un’attenzione maggiore da   parte   della   critica,   più   spazio   nei   media   nazionali   e   locali.  

Ma soprattutto maggiore coinvolgimento del pubblico, anche giovane. Questo crescente interesse da parte dei giovani è senz’altro  la  novità  più  significativa  che  abbiamo  registrato  nelle  ultime  edizioni.  Insomma  la  musica classica non è più chiusa in un recinto di appassionati, ma sta conquistando un pubblico più vasto e di tutte le età». «La  Francia  aggiunge  un  nuovo  tassello  al  progetto  triennale  del  Festival  delle  Nazioni dedicato  alla  Grande  Guerra –  spiega  il direttore  artistico  Aldo  Sisillo–.In  continuità  con  l’edizione  dedicata  all’Austria,  l’attenzione  è  rivolta  a  quel  cruciale  momento  storico  che va  dalla fine dell’Ottocento ai primi due decenni del Novecento”.

Programma Le sorelle Katia e Marielle Labèque  (24  agosto) proporranno –  in  un  programma particolarmente  originale – la  trascrizione  per  due  pianoforti  della Sagra  della  primavera realizzata da Stravinskij, che sarà affiancata a due tra i brani più amati di Ravel: Ma Mère l’Oyee la Rapsodie espagnole.

Per  ricordare  un  famoso caffè  della  Parigi  di  fine  secolo,  Le  Chat  noir,  dove  si tenevano spettacoli  di cabaret,  esibizioni  di chansonnier  e  teatro  d’ombre,  il  Festival  delle  Nazioni  ospiterà una  serata  con  il  duo  voce  e  contrabbasso Musica  Nuda  formato  da Petra  Magoni e  Ferruccio Spinetti (27  agosto).  Molto  apprezzato  anche  in  Francia,  il  duo  presenterà  un  programma  tutto dedicato  alla  canzone  francese  con  brani  di  Jacques  Brel,  Édith  Piaf,  Serge  Gainsbourg,  Françoise Hardy, Gilbert Bécaud e altri.

Un  argomento  di  scottante  attualità  sarà  affrontato,  invece,  nella Banca  universale (28 agosto), racconto in musica commissionato al compositore contemporaneo Pierre Thilloy, ispirato al racconto di  Émile Zola L’Argent (Il denaro)  in cui si  narra di una speculazione  finanziaria  finita in tragico fallimento. La vicenda è ispirata alla parabola del banchiere Paul Eugene Bontoux e dell’Union  Generale,  banca  fallita  nel  1882.

Il  Festival  delle  Nazioni  ospiterà  inoltre  uno  dei  più  quotati  musicisti  francesi  di  oggi,  il violinista Renaud Capuçon, che si esibirà in duo con il pianista Jérôme Ducros (29 agosto) Si cimenteranno con un programma impegnativo, che ripercorre tre tappe cruciali nella storia della Sonata per questa formazione, dalla Sonata KV 304 di Mozart di fine Settecento alla Sonata n. 2 e la Tzigane di Ravel degli anni Venti del Novecento, passando per l’op. 18 di Richard Strauss.

Il  pianista Louis Lortie (1 settembre) – tra i più importanti  interpreti della scena internazionale di oggi – proporrà un concerto con musiche composte tra il 1884 e il 1913 da Gabriel Fauré,  Claude  Debussy  e  Ravel,  autori  francesi  che  vissero  in  prima  persona  quel  clima  di straordinario fermento artistico e culturale che caratterizzò gli anni di passaggio tra diciannovesimo e ventesimo secolo.

Uno degli aspetti che questa edizione del Festival delle Nazioni esplorerà nel suo cartellone artistico  sarà  il  rapporto  della  Francia  con  le  terre  d’oltremare,  aree  un  tempo  colonizzate  con  le quali  ancora  oggi  persiste  uno  scambio  anche  culturale  alimentato  da reciproche  influenze. Rokia Traoré  è  una  figura  che  rappresenta  perfettamente  questa  sinergia:  nativa  del  Mali  e  figlia  di  un diplomatico  di  stanza  negli  Stati  Uniti,  in  Europa  e  in Medioriente,  Rokia  attualmente  vive  tra Bamako, Bruxelles e Parigi, ma fa spesso ritorno nel suo paese natale e la sua musica è sempre stata influenzata dalla tradizione delle radici africane così come dal pop e dal rock di  matrice europea e statunitense. 

Cantando  nella  sua  lingua  nativa  ma  anche  in  francese  e  in  inglese,  Rokia  Traoré presenterà  a  Città  di  Castello  (2  settembre)  il  suo  sesto  album, Né  So  (etichetta  Ponderosa Music&Art) che, come per il precedente Beautiful Africa, vede il contributo alla produzione di John Parish (PJ Harvey, Tracy Chapman, Cleo T). 

Il  programma  completo  di  concerti  della  49a  edizione  del  Festival  delle  Nazioni  sarà presentato nel mese di giugno 2016. Info su www.festivalnazioni.com. Sono  partner  istituzionali  del  Festival  delle  Nazioni  il  Ministero  per  i  beni  e  le  attività culturali  e  del  Turismo –  Dipartimento  dello  Spettacolo,  la  Regione  Umbria,  la  Camera  di Commercio  di  Perugia,  il  Comune  di  Città  di  Castello e  i  Comuni  di  Citerna,  Sansepolcro,  San Giustino, Umbertide, Montone.


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