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Al Liceo Scientifico “Alessi” un incontro con l’alpinista e fotografo Enrico Ferri e il suo racconto sull’ Himalaya

Venerdì 6 maggio, alle ore 21,00, l’Aula Magna del Liceo Scientifico Alessi (Via Ruggero D’Andreotto) ospiterà l’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, con  l’alpinista e fotografo Enrico Ferri che racconterà la Zemu Exploratory Expedition. La spedizione himalayana realizzata nel 2014 nel bacino dell’inviolato Zemu Peach ai piedi del Sacro Kanchenzonga la terza cima del mondo.

Enrico Ferri è membro effettivo alpinista della spedizione oltre che il fotografo ufficiale della stessa. Ha conciliato da sempre il suo lavoro di fotografo professionista con la sua passione per l'alpinismo e l'arrampicata. Il suo impegno per la montagna lo ha portato a partecipare a diverse spedizioni extraeuropee e lo scorso anno ad una spedizione esplorativa internazionale in una regione tra le più remote dell’estremo Est dell’Himalaya, ma soprattutto si è espresso concretamente attraverso l'operatività tecnica continuativa negli anni: istruttore di alpinismo, operatore di lavori in altezza-su corda, tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio, di cui è stato per diversi mandati il responsabile di Stazione.

Nella serata in cui verrà coadiuvato da Ines Millesimi, sua compagna ed anch’essa alpinista, racconterà con parole ed immagini i grandi scenari e le immagini ravvicinate, il valore culturale e quello alpinistico, l’aspetto antropologico degli incontri.

Da sottolineare la collaborazione nella proposta della serata fra lo stesso Liceo e la storica e prestigiosa Sezione del CAI di Perugia e NaturAvventura importante associazione di escursionismo culturale che con questa iniziativa apre le proposte per il suo trentesimo anno di attività.

La spedizione La spedizione K2014-150CAI nella primavera 2014 è stata la prima ad operare sull’area sud del Kanchenzonga, nei ghiacciai Tonghsiong e South Simvo, una delle zone ancora inesplorate della catena himalayana, difesa da una foresta impenetrabile. Nei 50 giorni di esplorazione, oltre a 7 colli raggiunti, tra cui la vertiginosa Porta della Rivelazione Perenne (6036 metri), giusto sopra al mitico Zemu Gap, il team guidato da Alberto Peruffo ha salito l’Alpine Guides Peak (5550 m), il Sella Col Peak (5470 m), le due Cime della Fratellanza (5360-5380 m) e il Rinpoche Temple Peak (5684 m). Tutte queste cime sono state salite dal Ghiacciaio Tonghsiong, lungo 12 km, esplorato integralmente. La più difficile di queste è stata la Rinpoche Temple Peak, con passaggi di misto su roccia e pendii fino a 65° (700m, TD-). Spostandosi sull’altro ghiacciaio sospeso, ancora più nascosto e difficile da raggiungere, il South Simvo, lungo 8 km e largo 6, dopo aver esplorato il corridoio glaciale in tutta la sua lunghezza e larghezza, toccando il suo bordo più estremo, la Porta della Rivelazione Perenne, difesa da una muraglia di neve e ghiaccio alta 1000 metri di dislivello (TD, con grandi pericoli oggettivi e passaggi verticali), giusto di fronte alla Zemu Ridge del Kanchenzonga, futuro obiettivo, la spedizione ha chiuso le operazioni scalando la Cima Nord delle Tre Cime del South Simvo (5750 m), la vetta più attraente del ghiacciaio omonimo, che ha richiesto un’ascensione di alto livello alpinistico su una cresta molto affilata ed esposta (650m, 75°, TD+). Da sottolineare che tutta la spedizione si è svolta in completo isolamento senza alcuna possibilità di supporti o aiuti dalle valli, senza telefoni satellitari o possibilità di comunicazione con il mondo esterno. Con il Patrocinio del CAI Nazionale, CAI Montecchio e CAI Rieti.


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