La “Società operaia” si dota di un artistico, libro delle firme. Servirà da filo rosso per documentare presenze e visite
La “Società operaia” si dota di un prezioso e artistico libro delle firme. Servirà da filo rosso per documentare presenze e visite. Quando la cronaca sarà diventata storia. Dice il socio Vanni Capoccia: “Ne abbiamo parlato col presidente Primo Tenca, riflettendo sul fatto che la nostra Società aveva bisogno di un ‘Libro delle firme’ dove raccogliere quelle dei nostri visitatori e che avrebbe dovuto essere un bel volume da conservare”.
Quel libro, una vera e propria opera d’arte, inizia con un disegno e un segno (una freccia) che invita ad andare a firmare, seguita con un segnalibro giallo (il colore di Giuman) per finire con un altro disegno nell’ultima pagina. L’Inviato Cittadino ricorda, incidentalmente, che Giallo è anche il nome che Giuman ha voluto per il suo figlio minore. Insomma: quel libro delle firme diverrà un pezzo di storia. Dice Capoccia: “Una storia che continua e che anche oggi merita di essere raccontata e praticata. E disegnata, come ha potuto verificare ogni persona entrata nella nostra sede”.
“Noi - conclude Vanni - di questa storia ci sentiamo non solo custodi, ma persone che la vivono, consapevoli dei valori che la rappresentano. Una storia che fa parte di quella della nostra città”.