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Luoghi del Cuore FAI, il borgo di Rasiglia è tra i beneficiati

L’anno scorso oltre 2 milioni di persone hanno segnalato al FAI i propri luoghi più amati e, tra questi, i primi tre classificati riceveranno un contributo economico che li aiuterà a rinascere.

Gli interventi “I Luoghi del Cuore” hanno l’obiettivo primario di innescare circoli virtuosi, che attraggano capacità progettuali, ulteriori risorse economiche, attenzione di stakeholder locali e media, oltre che visitatori, come è avvenuto in molti casi.

In Umbria, il FAI interverrà con un contributo di 23.000 euro sul Borgo di Rasiglia, frazione montana di Foligno (PG), al 5° posto della classifica nazionale del nono censimento “I Luoghi del Cuore” con 32.120 voti. Il paese, votato già nel 2016 in occasione della precedente edizione dell’iniziativa, si trova nella valle del fiume Menotre ed è un intreccio di vicoli e vie d’acqua su cui si affacciano edifici in pietra che un tempo furono mulini, lanifici e tintorie, cuore di un vero e proprio distretto preindustriale, perfettamente conservato, sorto in un territorio ricco di sorgenti. Già noto nel XII secolo e presidiato da una rocca dal secolo seguente, il borgo è stato fiorente fino alla prima metà del Novecento, quando il trasferimento dei lanifici nella vicina Foligno ha interrotto bruscamente la sua vita produttiva. Il terremoto del 1997 ha ulteriormente contribuito allo spopolamento del luogo, che oggi conta solo 17 abitanti nel piccolo centro storico, che arrivano a 44 conteggiando le abitazioni, alcune ancora provvisorie, degli immediati dintorni.

Il borgo sta però rinascendo grazie a importanti iniziative di valorizzazione messe in campo dall’associazione di volontari “Tessere insieme” e alcuni edifici sono stati ristrutturati, in parte come abitazioni, in parte con funzione didattica. Si sta anche investendo in piccole attività turistiche, con l’intento di potenziare la microeconomia locale.

L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo – richiesto dall’associazione di promozione sociale “Rasiglia e le sue sorgenti”, nata dall’impegno di “Tessere insieme” e dal forte senso di appartenenza della comunità locale a seguito dello straordinario risultato ottenuto al censimento 2018 - si concentrerà sulla valorizzazione della sorgente di Capovena, fulcro del borgo, intorno alla quale fin dal Medioevo si svilupparono i primi insediamenti. Sarà sistemata e resa fruibile l’area circostante, per migliorare l’esperienza di visita, anche grazie alla installazione di pannelli didattici. L’auspicio è che il recupero del borgo e dei suoi elementi - a cominciare dal grande telaio jacquard di primo Novecento - possa proseguire e che il Comune di Foligno metta in atto le condizioni per incentivare la fruizione di questo meraviglioso luogo.

Sempre in Umbria il FAI interverrà sulla Chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia (PG) – al 39° posto della classifica nazionale de “I Luoghi del Cuore” 2018 con 9.861 voti – per cui verrà stanziato un contributo di 19.000 euro. Costruita intorno al 1100 lungo l’importante via di comunicazione che da Spoleto giungeva a Norcia, la piccola pieve romanica originaria venne notevolmente ampliata nel 1491. La Chiesa simboleggia la volontà di recupero del patrimonio artistico danneggiato dal sisma del 2016: già ricostruita dopo il terremoto del 1328, ha subito gravissimi danni durante le forti scosse dell’ottobre di tre anni fa, a cominciare dal crollo del tetto e di gran parte della struttura, ma sono già state poste le basi per la sua rinascita con la messa in sicurezza del sito e l’attivazione di un cantiere-pilota sperimentale per il restauro del ciborio, da applicare poi all’intero edificio, a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, della Soprintendenza Speciale per la Ricostruzione e dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. Inoltre, ai tecnici dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), all’opera anche per recuperare e catalogare i resti degli splendidi affreschi risalenti alla metà del XV secolo che ornavano l’interno dell’edificio, si sono affiancati 70 restauratori specializzati volontari dell’Associazione CHIEF-Cultural Heritage International Emergency Force Onlus, che hanno offerto gratuitamente il loro lavoro.

L’anno scorso il comitato “Pro Loco Insieme per Campi” si è attivato per la raccolta voti a favore del bene in occasione della nona edizione del censimento del FAI, con l’obiettivo di offrire un ulteriore segnale di speranza alla comunità di riferimento che, a due anni dal sisma, nell'agosto del 2018 ha potuto ricominciare a partecipare alle celebrazioni della Liturgia Eucaristica sotto la copertura temporanea tra i ruderi.

L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo - richiesto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria - permetterà la realizzazione di un laboratorio di restauro temporaneo all’interno del cantiere di ricostruzione della Chiesa, dove poter assemblare le singole parti dei paramenti murari decorati ad affresco recuperati, attualmente in restauro a Spoleto presso il Deposito di Santo Chiodo. La presenza di questo laboratorio in loco consentirà di assistere alle complesse fasi di intervento e di contribuire a riallacciare il legame con la comunità.


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