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Patti Smith, arriva a Moon in June l'icona vivente del rock per raccontarsi con il suo Acoustic Duo

C’è anche la Rocca Medievale di Castiglione del Lago, all’interno del festival Moon in June, tra le suggestive location speciali in cui Patti Smith anticiperà il suo nuovo tour italiano, per ripercorrere la sua carriera, tra musica e poesia.

In Umbria l’appuntamento imperdibile è per domenica 26 giugno all’interno dello scenario della Rocca di Castiglione del Lago (ore 21) con “An evening of poetry and music” e protagonista è il Patti Smith acoustic duo.

In oltre 40 anni di carriera la “sacerdotessa” del rock, vera icona vivente del rock, ha attraversato il punk, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione.

Amata, discussa, potente e idealista, la cantautrice e poetessa è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, di certo, tra gli artisti più influenti di sempre.

Moon in June

Quello di Patti Smith è il primo grande nome internazionale del festival che anche quest’anno ripete, allargandosi ancora di più, l’esperienza itinerante con concerti in varie location del Trasimeno, dopo la conferma del consueto e immancabile palco naturale dell’Isola Maggiore.

Patti Smith

L'instancabile e sovversiva Patti Smith ha ricevuto da poco due nuovi riconoscimenti: il prestigioso Premio Puccini - assegnato dalla Città di Viareggio e dalla Fondazione Festival Pucciniano, per la prima volta a un'artista rock – e le chiavi della città di New York, ricevute dall'ormai ex sindaco Bill De Blasio, a testimonianza del rapporto straordinario della 'sacerdotessa del rock' con la città.

Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith, è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois. Nel 1950 si trasferisce con la famiglia a Philadelphia e poi nel New Jersey. La maggiore di quattro figli, Patti Smith è sempre stata una bambina alta, allampanata, malaticcia, con un occhio sinistro pigro. Comportamenti timidi che mai avrebbero fatto pensare alla rockstar innovativa che sarebbe poi diventata. Tuttavia, Patti racconta di aver sempre saputo di essere destinata alla grandezza.

“Quando ero una ragazzina, ho sempre saputo che avevo qualcosa di speciale dentro di me. Voglio dire, non ero attraente, non ero molto comunicativa, non ero molto intelligente, almeno a scuola. Non ero nulla di tutto ciò, e non ho mai dimostrato al mondo che ero qualcosa di speciale, ma ho avuto questa enorme speranza per tutto il tempo ed è questo lo spirito che mi mantenuto forte…ero una bambina felice perché avevo la sensazione che sarei andata oltre il mio corpo fisico…” dichiara Patti Smith.

Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalla chiacchierata relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe fino alle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, senza tralasciare il contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”, uno dei migliori album della storia del rock.

Cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri, al punto da presenziare alla cerimonia del Nobel per la letteratura al posto di Bob Dylan, per suo espresso desiderio.

Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell'immaginario collettivo.


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