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Perugia: a Ponte Felcino torna il Mekamuta

Per gli addetti ai lavori e per chi conosce ed è appassionato di quel genere musicale che tra la fine degli anni ‘70 e gli ‘80 (subito dopo l'esplosione del Punk) istituì una vera e propria nuova onda espressiva chiamata genericamente New-Wave, il nome “Psychocandy” sarebbe riconducibile al titolo del primo album di una band britannica, The Jesus and Mary Chain, che proprio in quegli anni s’inseriva in quell'anomala ondata di band autoprodotte che andarono a creare un’ampia costellazione di generi e sottogeneri come il post-punk, la dark-wave e lo shoegaze, in grado di instaurare una fonte universale di forma e stile ben riconducibile e spesso riutilizzata, personalizzata e ricontestualizzata da altrettante fenomenologie musicali nelle epoche successive fino ai giorni nostri.

Per quanto riguarda lo scenario delle rock band e della musica underground del nostro territorio, il nome Psychocandy può acquisire invece una seconda connotazione, ovvero l’esistenza di una band nata a Perugia negli ultimi mesi del 1999, che per quasi 18 anni ha continuato incessantemente a proporre una forma espressiva musicale personalizzata, inevitabilmente legata al genere di cui si è parlato sopra, soprattutto al post-punk di marchio anglosassone dei primi anni ‘80, ma con una spigliata capacità di attribuirgli un proprio carattere originale e ben definito in maniera incisiva e distintamente riconoscibile.

Fondati dal cantante-chitarrista Francesco Proietti e del cantante-bassista Massimo Margaritelli, gli Psychocandy, soprattutto nel primo decennio del 2000, si sono introdotti inizialmente nell’underground rock umbro, promuovendosi come una band in grado di presentare musica di propria produzione, per poi spingersi oltre il livello locale e nazionale, raggiungendo addirittura anche diverse aree europee come l’Inghilterra e la Germania.

La formula stilistica della loro musica si è sempre fondata nella più assoluta istintività creativa dell’improvvisazione (tradotta e sintetizzata poi nelle canzoni del loro repertorio) ed in una certa originale esclusività per la presentazione delle loro innumerevoli performance live, accompagnate spesso da scenografie insolite, create e curate dagli stessi componenti della band (come ad esempio la loro “classica” installazione di una ragnatela gigante tra il palco e la platea), e in molti casi, arricchite dalla partecipazione e la collaborazione di singoli artisti impegnati in altre discipline come il reading poetico, la danza, l’action painting, il fluxus e la videoart.

Nella loro storia discografica, composta da materiale totalmente autoprodotto e auto-distribuito, oltre a tre video ufficiali e un dvd, si possono contare ben 4 Ep e 3 cd-album, contenenti un totale di più di una quarantina di canzoni di propria creazione, con testi che si alternano in lingua italiana e in inglese. Della loro discografia, due album in particolare, The Wave (2008) e X-Temptation (2011), furono promossi da diversi tour di concerti autofinanziati, che oltre a toccare le più importanti città italiane, raggiunsero le città considerate “capitali” del genere di musica che propongono, ovvero Manchester, Londra, Berlino e Lipsia.

“Nonostante gli innumerevoli cambi di formazione (avvenuti spesso in corso d’opera) che abbiamo dovuto affrontare in questi 20 anni di carriera e che comunque ci hanno visti collaborare con musicisti ai quali attribuiamo molta gratitudine e rispetto per aver partecipato in modo determinante alla storia e alla vita del progetto Psychocandy, oltre ad essere riusciti a raggiungere obiettivi concreti di un certo livello che agli inizi apparivano come dei sogni, io e Francesco siamo stati in grado di mantenere sempre un impegno costante nel dedicarci alla nostra espressione musicale, per far modo che sia divenuto nel tempo uno stile totalmente personalizzato e riconoscibile, acquisendo un certo tipo di prestigio per poi poterlo introdurre, specialmente con i nostri live, in qualsiasi contesto che ci siamo procurati o che abbiamo trovato a disposizione”.

Dalla fine del 2017 ad oggi, gli Psychocandy hanno dovuto affrontare un periodo di flessione dopo l’incessante produzione musicale durata per circa 18 anni, contenendosi in sporadiche apparizioni sui palchi soprattutto nell’interland locale, ma l’occasione del loro ventesimo anniversario ricorrente proprio in questi mesi autunnali dell’anno, ha scaturito un rinnovato entusiasmo nell’anima della band, riprendendo la produzione musicale messa in pausa due anni fa, con l’ultima formazione protagonista che oltre a Proietti e Margaritelli, vede Pier Alessandro Zingarini alla batteria e Marco Mencarelli alla chitarra, e con la recentissima introduzione alle tastiere di Lucia Mariani, fondatrice come cantante-tastierista delle Violet Ghost, una band perugina che in questi ultimi periodi sta riscuotendo successi in tutto il territorio, da quando è stato pubblicato agli inizi di questo anno il loro primo album The Bench.
“L’introduzione nella band di Lucia, è stato l’avvenimento interno del gruppo al quale attribuiamo un ritorno sostanzialmente ufficiale degli Psychocandy nel panorama musicale rock umbro, con l’intenzione di tornare a proporre nuovo materiale e riprendere l’attività dei live con lo stesso spirito che ha sempre contraddistinto questo nostro progetto come un fenomeno artistico locale vivace, partecipante e coinvolgente”

Sarà quindi questa la formazione che approda nel 2019 al compimento dei 20 anni degli Psychocandy, che saranno celebrati con un live il 23 novembre presso l’affascinante location rappresentata dalla torre del Molino della Catasta, all’interno del Mekamuta-Night festival, un’idea di festival-party che negli ultimi anni, a cadenza mensile, rappresenta una delle più interessanti vetrine per l’ambiente underground della musica live regionale e che sta riscuotendo un entusiasmante successo tra gli amanti della musica suonata sul palco, grazie al lavoro e alla passione con cui organizzano gli eventi i ragazzi dell’associazione Laboratorio Musicale Fuoritempo di Ponte Felcino.

“Here Comes Back! (Ecco che torna!) è lo slogan che intitola il nostro ritorno nell’universo della musica rock locale e regionale: oltre a riprendere la produzione musicale a pieno ritmo, stiamo già confermando diverse date per il prossimo futuro che ci riporteranno sui vari palchi umbri, anche se possiamo definire “storica” la data del 23 Novembre al Molino, sarà la prima di molte altre in programma. Consideriamo importantissima la serata del 23 comunque, non solo perché ci darà l’occasione di celebrare il nostro ventesimo anno di attività musicale, ma anche per la partecipazione di una serie di artisti e eventi che saranno presentati durante tutta la serata; ci sentiamo onorati che prima del nostro concerto avverrà la proiezione del film “The Story of Norman”, il documentario sul locale storico di Boneggio che fu in grado di creare per più di una generazione, un vero e proprio fenomeno culturale underground nelle nostre personali esperienze musicali e a cui noi, come Psychocandy, attribuiamo la nostra “nascita e crescita”; poi ci precederà il concerto acustico di Sara Baggini, in arte Augustine, che riteniamo alquanto affine alle nostre caratteristiche stilistiche, ma soprattutto consideriamo di alto livello tra le novità musicali della nostra regione.

A chiudere la serata con nostro estremo piacere sarà Emiliano Pinacoli in veste di DJ, uno dei più longevi show man dei palchi umbri nonché cantante protagonista di diverse band che hanno collaborato con noi direttamente e indirettamente su numerosissimi palchi regionali (quella attuale è The Mighties) facendo in modo di creare un vero e proprio fenomeno rock underground in Umbria di cui ci sentiamo fieri di farne ancora parte”.


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