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Piccoli musei e arteterapia, un'esperienza preziosa e a forte valenza sociale: la conclusione del progetto "Radici e ali"

Musei come luoghi di edificazione personale e sociale. E' questa l'esperienza vissuta dall'Ecomuseo del Tevere, il Museo del Gioco e del Giocattolo e il Museo Ovo Pinto con le esperienze di arte, musica e teatro terapia realizzate con gli anziani e i ragazzi disabili.

Attraverso il contributo della Regione Umbria, in un susseguirsi di iniziative museali e artistiche, il progetto Radici e Ali ha infatti coinvolto quattro realtà: l'Ass.ne Durante Noi Umbria, la Casa della Misericordia, la Casa di Quartiere Padre Pio, e l'Istituto Comprensivo 13 di Ponte Valleceppi.

L'appuntamento è adesso per l'incontro conclusivo in cui l'arte terapeuta, i responsabili dei tre musei e delle strutture coinvolte, mostreranno le attività realizzate.

Un progetto di valenza sociale

Con il bando “Musei e Welfare Culturale” la Regione Umbria ha selezionato questo progetto di valenza culturale e sociale per valorizzare, in un’ottica di inclusione, i luoghi della cultura, talvolta nascosti, che custodiscono le radici della nostra società.

Il Centro di Documentazione Etnografico del Tevere a Pretola, il museo del Gioco e del Giocattolo a S. Marco e il Museo Dell'Ovo Pinto a Civitella del Lago (Baschi), sono luoghi della cultura considerati minori ma che rappresentano una grande ricchezza.

I piccoli musei, nel tema oggi molto dibattuto sull'accessibilità museale, sono un elemento di grande flessibilità, cambiamento di mentalità e di atteggiamento nei confronti dell’eterogeneità del pubblico.

Attraverso il contatto diretto con persone e oggetti si possono eliminare quelle barriere, anche di natura cognitiva, che scoraggiano la visita alle persone con questo tipo di disabilità.

Gli incontri intergenerazionali con i ragazzi della scuola hanno offerto ai cittadini anziani la possibilità di sentirsi ancora risorsa, parte attiva della vita.

Sarà accesa la Lanterna magica del Museo del Giocattolo e attraverso video-racconti i protagonisti narreranno le esperienze vissute, per finire con la musica popolare della Nuova Brigata Pretolana. Una musica che contiene suoni e ritmi archetipici dell'essere umano, come simboli fondamentali nell’inconscio, utilizzata come valido strumento nelle pratiche della musica che cura.

L’incontro del 15 Dicembre si concluderà alle ore 18 con un piccolo aperitivo.


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