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Prelibatezze tipiche, folklore e tradizione: ultimo weekend dell'olio nuovo

Tra olio e folklore ci si potrà “immergere” ancora per un week end (18 e 19 novembre) nel suggestivo mondo de ‘I giorni dell’olio nuovo’ per conoscere ancora più da vicino la civiltà dell’olio. Come sempre appuntamento al Vecchio Frantoio Bartolomei, tra i più antichi dell’Umbria e situato tra le colline che caratterizzano la zona di Montecchio (Orvieto).

Dall’Azienda Agricola San Martino, attraverso la passione per la terra ed in modo particolare per gli oliveti, prendono vita tutta l’attività ed i prodotti di questo Frantoio. Fin dal XIV secolo, la famiglia Bartolomei contribuisce a mantenere inalterata nel tempo questa antica tradizione curando con pazienza e dedizione gli oliveti di proprietà, tra quelli secolari e altri più giovani. Tutti sono situati su una serie continua di colline sulle quali l’olivo ha trovato una dimora particolare che ha dato luogo, nei secoli, all’evoluzione di varietà uniche. Qui, viste le perfette caratteristiche del terreno e la propizia esposizione a Meridione, sono stati resi più floridi gli uliveti.

Ed è qui che nasce verso la fine del 1800 al Vecchio Frantoio sempre gestito direttamente dai Bartolomei, consolidando ancora più la forte relazione che lega da sempre questa famiglia alla produzione dell’olio. Oggi il Frantoio è affidato ai fratelli Carla, Rita e Pierluigi che, nel rispetto degli insegnamenti ricevuti e con estrema passione, portano avanti un lavoro secolare. A due passi da Orvieto si estendono quindi gli oliveti (Moraiolo, Frantoio, Leccino, Nocellara del Belice, Leccio del Cornio). Il processo di estrazione è affidato ad un impianto estremamente all’avanguardia capace di coniugare in maniera sapiente artigianalità e innovazione. Mantenendo inalterata l’antica lavorazione con le macine di pietra, nel tempo, sono state tuttavia introdotte piccole rivoluzioni tecnologiche che hanno permesso all’azienda di crescere e ottenere il successo che ha ancora oggi per un extravergine sempre più apprezzato anche a livello internazionale.

Dopo il successo dei due precedenti week end (4-5 e 11-12 novembre), torna quindi quell’atmosfera conviviale che da sempre caratterizza le iniziative che si svolgono nel Frantoio. L’iniziativa ‘I giorni dell’olio nuovo’ (inserita all’interno del programma regionale di Frantoi Aperti) ancora una volta metterà al centro il sapore dell’olio e il gusto della tradizione, tra assaggi d’extravergine fresco, escursioni negli oliveti, raccolta delle olive, pranzi tipici ed intrattenimento vario, visite al Museo dell’olio e al frantoio in funzione con dimostrazioni del ciclo produttivo.

Anche sabato 18 e domenica 19 novembre ad allietare le giornate ci sarà il menu fisso del ‘Pranzo Tipico’ (è obbligatoria la prenotazione del posto a tavola per scoprire l’olio nuovo, tel. 0744-951395). Ad accompagnare il pranzo della domenica sarà la grande musica con i folkloristici Carro Bestiame: un viaggio sonoro tra storie colorite e personaggi altrettanto folcloristici e colorati, una varietà di generi musicali ampia ed adatta per sollecitare le tradizioni cantando una lingua a metà tra l'italiano e lo stornello dialettale. Si viaggia tra il blues, gipsy jazz, ballate e pizzica. Oltre alle iniziative in programma, il Frantoio è comunque aperto tutti i giorni con orario continuato (dalle 9 alle 19). Per tutto il periodo de ‘I giorni dell’olio nuovo’ è attiva anche un’offerta speciale sull’olio extravergine di oliva nelle lattine da 5 lt.

Museo dell’olio - Un suggestivo percorso attraverso le fasi di produzione dell’olio di oliva: dalla coltivazione dell’olivo alla raccolta dei frutti, dalla loro lavorazione fino allo stoccaggio del prodotto finito. E’ solo una delle tante chiavi di “lettura” del Museo dell’Olio che, durante queste giornate di novembre dedicate all’oro verde dell’Umbria e soprattutto mentre è in svolgimento l’iniziativa ‘I giorni dell’olio nuovo’ al Vecchio Frantoio Bartolomei, è consigliabile visitare. Nell’intento di valorizzare e far conoscere sempre più e meglio la vita agricola umbra, i proprietari del frantoio hanno realizzato nel corso degli anni un vero e proprio museo raccogliendo, in appositi spazi, sempre visitabili dal pubblico, vecchi macchinari e utensili d’epoca relativi alla coltura dell’olivo. Percorrendo le sale espositive, dove è possibile ammirare anche illustrazioni e foto d’epoca, il visitatore viene guidato alla scoperta dei segreti di una coltura che risale ad oltre 6mila anni fa. È possibile ammirare uno dei più rari esempi di pressa del XVI secolo e, inoltre, pezzi di antiquariato, reperti archeologici, curiosità e macchinari utilizzati fino a qualche anno fa che testimoniano quanto antica sia la dedizione e la passione che la famiglia Bartolomei nutre per questa pratica agricola.


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