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Young Jazz Festival 2018, una nuova edizione a Foligno ricca di eventi: concerti, spettacoli, jam, mostre e tanto altro

Un festival innovativo, smart e attento alla promozione culturale del suo territorio di riferimento. Visioni sulla musica, sul jazz, sul sociale, sul presente, sul passato e sul futuro. È ancora una volta uno sguardo ampio ed intenso quello di Young Jazz. Young Jazz Festival, in programma a Foligno da giovedì 4 a domenica 7 ottobre 2018 tra concerti, spettacoli, jam, mostre e degustazioni, continua il suo viaggio per far incontrare varie identità, generi e situazioni, a livello musicale, culturale, sociale, etnico e generazionale. Quattordicesima edizione per un festival dal forte valore culturale, musicale e sociale e che dal 2005, anno della sua nascita, è cresciuto sempre di più proponendo  al suo pubblico nuovi progetti musicali, ricercando forme di collaborazione e di sperimentazione che uniscono la musica jazz con varie realtà sociali e culturali del territorio folignate e non solo.                 

Il tema ‘Visioni’, che sarà quindi il fil rouge dell’edizione 2018, è stato già anticipato durante la rassegna invernale-primaverile che si è svolta all'interno dello Zut, spazio cittadino che è diventato il palcoscenico per presentare le idee più innovative e sperimentali. Come in questo caso, con una serie di concerti di giovani e talentuosi musicisti jazz alternati a film sul tema dell'ascolto e delle varie tipologie di visioni della musica.

Sabato 22 settembre a Foligno, presso l’Infopoint/Boxoffice (Corso Cavour, 145), si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 14/a edizione alla presenza, tra gli altri, di Rita Barbetti, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Foligno, Giovanni Guidi, direttore artistico Young Jazz, Pierluigi Metelli, presidente Associazione Young Jazz, Daria Virginia Massi, responsabile Jazz Community e Stefano Lazzari, direttore di produzione di Umbria jazz. “Rappresentate la Foligno più bella e per questo vi ringrazio” ha commentato subito il vicesindaco Barbetti, per un festival, ha aggiunto, “dove la bellezza e la condivisione si esaltano grazie anche all’importante collaborazione con tante realtà del territorio e non solo”. Le “Visioni” di quest’anno, ha poi sottolineato Guidiillustrando il programma “ricco e variegato”, sono “sguardi verso il jazz italiano e internazionale, con artisti giovanissimi, altri in forte ascesa e alcuni noti come Gatto, Petrella e Quintorigo”.

La direzione artistica è sempre di Giovanni Guidi - pianista che proprio dalla sua città di Foligno è partito per conquistare la scena jazz internazionale, oltre che fondatore dell’Associazione Young Jazz - e si consolida inoltre il rapporto con Umbria Jazz che per il decimo anno consecutivo conferma il prestigioso patrocinio all’evento musicale folignate. “Siamo cresciuti con Umbria jazz e il nostro festival è quello che è anche soprattutto grazie a questo grande evento che ringraziamo per i dieci anni consecutivi di patrocinio” ha poi ricordato il presidente Yj Metelli. “Il nostro patrocinio non prevede nemmeno che si valuti il programma perché sappiamo benissimo che ogni volta la qualità è assicurata” ha commentato Lazzari intervenuto in rappresentanza di Uj che ha inoltre aggiunto: “Umbria jazz guarda Young Jazz fin dall’inizio con attenzione per aver colmato una offerta culturale e lo ha fatto con apprezzabili risultati”. “C’è un’altra dimensione di Yj che ci interessa, quella che ha fatto molto bene anche a Perugia, anche se il fatto che non è stata più riproposta nel cartellone di Uj è solo per una questione logistica di assenza di spazi e quindi questo significa che nessuna porta è chiusa anzi speriamo di riaprirla presto”.

Per Young Jazz, ha infine rimarcato Metelli sottolineando la sezione Community del festival, “cultura e sociale sono strettamente legati, perché un evento e il suo territorio sono migliori se i concerti possono essere fruibili da tutti”.  Anche quest’anno Young Jazz Festival continua così ad essere un grande contenitore che si apre ai contributi, alle contaminazioni e ora alle “visioni” dei componenti dell’omonima associazione, del pubblico e della creatività dei musicisti. Varie le interpretazioni del jazz messe in campo con ogni concerto caratterizzato da diverse declinazioni del jazz contemporaneo.

Per la sua 14/a edizione il festival propone una line-up che mette insieme interpreti talentuosi e “visionari” del jazz italiano che animeranno i luoghi più suggestivi della città umbra (Spazio Zut, Spazio Astra, Auditorium Santa Caterina, Auditorium San Domenico, Serendipity, Relais Metelli). Anche con la programmazione di quest’anno, pertanto, YJ continua a puntare su musicisti giovani e italiani, con un risvolto di forte carattere innovativo e di sostegno alle nuove generazioni. Tra i protagonisti quindi ci saranno: Aparticle (Michele Bonifati, Giulio Stermieri, Ermanno Baron, Cristiano Arcelli), Francesco Ponticelli che con il progetto ‘Big Mountain, Small Path’ chiama a raccolta Daniele Tittarelli, Alessandro Presti, Stefano Carbonelli, Enrico Zanisi, Enrico Morello; Tommaso Perazzo Trio (Perazzo, Marco Zenini, Marcello Cardillo); il quintetto Clock’s Pointer Dance (Paolo Malacarne, Andrea Catagnoli, Andrea Baronchelli, Michele Bonifati, Filippo Sala); Simona Severini Solo (voce e chitarra). Incontro anche tra reggae, jazz e afrobeat con The Maghreban, eclettico produttore londinese.

Senza dimenticare chi mantiene una freschezza musicale anche dopo anni di esperienza come Roberto Gatto, al festival con il quartetto (Alessandro Presti, Domenico Sanna, Matteo Bortone) e i Quintorigo (Valentino Bianchi, Gionata Costa, Andrea Costa, Stefano Ricci, Alessio Velliscig, Simone Cavina). Ed infine, il ritorno del progetto che caratterizza di più lo spirito sociale di Young Jazz: la Liberorchestra diretta da Giovanni Guidi, Rinor Marku, Maurizio Pirone, Roberto Casini e con la partecipazione straordinaria di Antonello Salis.


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