Politica

Chiusura uffici postali, Poste disposte a trattare: si va verso il congelamento dei tagli

I vertici della società hanno chiesto uno studio approfondito della situazione territoriale per poi valutare possibili soluzioni. La Regione aveva proposto anche la concessione in comodato gratuito di alcuni immobili pubblici

La partita per la chiusura degli sportelli minori di Poste Italia non è ancora chiusa. Salvare gli sportelli - a Perugia Sant'Egidio, Ripa e piazza Partigiani - è ancora possibile dopo l'incontro tra i vertici della Regione, dei comuni umbri e i responsabili di Poste Italia del Centro. Questi ultimi hanno chiesto uno studio approfondito della situazione territoriale per poi valutare possibili soluzioni. La Regione aveva proposto anche la concessione in comodato gratuito di alcuni immobili pubblici. 

"Abbiamo manifestato in modo deciso - ha spiegato il vice-presidente Casciari - il nostro totale disaccordo per la chiusura degli uffici postali in alcune zone dell'Umbria, in quanto questi rappresentano, soprattutto nei piccoli centri, un valore economico e sociale che va tutelato. Di conseguenza, abbiamo ribadito la necessità di trovare un punto d'incontro per difendere le esigenze dei territori nell'ambito del percorso che porterà all'attuazione del Piano di ridimensionamento degli uffici postali che in Umbria determinerebbe la chiusura di 15 presidi e il ridimensionamento di altri servizi". 

Molto probabilmente sia Poste Italia che la macchina pubblica regionale sono propensi ad una sospensione del provvedimento facendo slittare così la chiusura degli uffici minori oltre la data ultima di fine 2015. Attualmente la lista umbra di Poste Italiane è composta da questi tagli definitivi: Castel Ritaldi, Annifo, Capodacqua, Perugia Piazza Partigiani, Ripa, Villastrada, Sant’Egidio, Collazzone, Gioiella, Collestatte, Porchiano, Schifanoia, Sugano, Capitone e Melezzole


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