Politica

Congresso Pd Umbria, lettera a Zingaretti: "Ti chiediamo di ascoltarci, serve un rinvio"

Presciutti, De Rebotti e Torrini scrivono al segretario nazionale. Bori nel mirino

Una lettera, due lettere, tre lettere. E poi la quarta - firmata in tre - e diretta a Roma (ironia della sorte: Via di Sant'Andrea delle Fratte, 16), all'attenzione di Nicola Zingaretti, segretario nazionale. Argomento della prima, della seconda, della terza e della quarta lettera: il rinvio del congresso del Partito Democratico dell'Umbria ad anno nuovo e la riapertura del tesseramento 2020. Le firme: Francesco De Rebotti, Massimiliano Presciutti e Alessandro Torrini. Cioè tre dei candidati alla segereteria regionale del Pd. Il quarto, Tommaso Bori, che non scrive missive ma posta su Facebook, è l'uomo nel mirino dell'intensa attività epistolare (e forse anche quello da battere). 

Il punto, per i tre, è che "la piega che ha preso l’iter congressuale in Umbria ci preoccupa fortemente e ci impone una forte assunzione di responsabilità, se non vogliamo che questo importante appuntamento si trasformi in una grande occasione persa o peggio ancora in uno sterile votificio".

E ancora: "Noi vogliamo un congresso vero dove ad ogni singolo iscritto venga data la possibilità di esprimersi liberamente, di portare il proprio contributo, di sentirsi parte integrante di una comunità. Per questo ti chiediamo di ascoltarci, dobbiamo guardarci negli occhi, incontrarci prima possibile e condividere tutti insieme, Segretario Nazionale e candidati alla Segreteria in Umbria, un cammino condiviso in grado di portarci all’inizio del prossimo anno alla celebrazione di un congresso vero con il tesseramento 2020 ultimato". Palla, e grana Umbria, al segretario nazionale. Risponderà anche lui con una lettera?

Congresso Pd Umbria, la lettera a Zingaretti 

Carissimo Segretario,

abbiamo deciso congiuntamente di scriverti perché vorremmo, nonostante tutto, continuare ancora a dare il nostro contributo appassionato alla nostra grande comunità politica.

La piega che ha preso l’iter congressuale in Umbria ci preoccupa fortemente e ci impone una forte assunzione di responsabilità, se non vogliamo che questo importante appuntamento si trasformi in una grande occasione persa o peggio ancora in uno sterile votificio.

Noi vogliamo un congresso vero dove ad ogni singolo iscritto venga data la possibilità di esprimersi liberamente, di portare il proprio contributo, di sentirsi parte integrante di una comunità.

Una comunità cresce e si rafforza se ha la capacità di ripartire dal basso, da ogni singolo territorio, senza strappi, con il massimo della lealtà e non della fedeltà.

Abbiamo un’opportunità enorme per ripartire tutti insieme, per dare un segnale forte e chiaro all’Umbria con l’ambizione di poter diventare un vero e proprio laboratorio su scala nazionale e dobbiamo saperla cogliere anche con gesti di grande generosità politica.

Per questo ti chiediamo di ascoltarci, dobbiamo guardarci negli occhi, incontrarci prima possibile e condividere tutti insieme, Segretario Nazionale e candidati alla Segreteria in Umbria, un cammino condiviso in grado di portarci all’inizio del prossimo anno alla celebrazione di un CONGRESSO VERO con il tesseramento 2020 ultimato.

Siamo in piena pandemia non possiamo pensare di convocare le nostre assemblee in ottobre guardando solo il nostro ombelico, facendo finta che tutto ciò che sta accadendo nel mondo intorno a noi non esistesse.

Per tutto questo ti chiediamo di convocarci tutti al più presto, due Sindaci ed un dirigente di lungo corso te lo chiedono, perché siamo certi che anche insieme a Tommaso, tutti insieme sapremo trovare la strada migliore per il PD e per l’Umbria, che ha tanto bisogno di un partito come il nostro che deve tornare ad essere forte ed autorevole in tutto il territorio regionale.

In attesa di un tuo cortese e sollecito riscontro ti salutiamo fraternamente.


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