Politica

Anche in Umbria si discute sul diritto all'oblio per le persone guarite da malattie oncologiche

La mozione porta la firma del consigliere regionale Donatella Porzi (Azione) a supporto della proposta di legge presentata dal Cnel per poi sottoscrivere un protocollo di attuazione anche in Umbria

Anche in Umbria, in consiglio regionale, si discuterà dell'importante diritto all’oblio dei malati oncologici con gli obiettivi di difendere i diritti ed evitare discriminazioni nei confronti delle persone clinicamente guarite. La mozione porta la firma del consigliere regionale Donatella Porzi (Azione). Si calcola che c'è un malato di cancro ogni due famiglie in Umbria. La proposta è quindi di grande interesse per il reinserimento nella vita di tutti i giorni di decine di migliaia di umbri.

LE DISCRIMNAZIONI - Negli ultimi 10 anni i dati sulle guarigioni per malattie oncologiche sono in netto rialzo, in particolare quelli relativi ai malati under 14. In Europa si stima ci siano 20 milioni di cittadini in vita a cui è stato diagnosticato un tumore più di sette anni fa. Ma sopravvivere ad una malattia oncologica addirittura può lasciare uno spiacevole strascico negativo sul ritorno alla vita da guariti. Ad oggi per  accedere a servizi finanziari (mutui, prestiti), bancari e assicurativi le persone devono ammettere il loro passato. Ricordare di aver affrontato una malattia di questa gravità può, in molti casi, essere classificati o equiparati (e questo è discriminatorio) come clienti «a rischio»: e questo vuol dire chiedere una seconda firma a garanzia dell'operazione finanziaria richiesta o cifre minori di quanto richiesto o peggio ancora il diniego a questo servizio. Arrivano denunce anche sul fronte del lavoro: in molti scartati nonostante guariti perchè si temono delle ricadute future. 

Il Consigliere regionale Donatella Porzi, gruppo misto, chiede con con l'atto alla Giunta regionale dell’Umbria di attivarsi, presso il Presidente del Consiglio dei Ministri e presso il Governo, affinchè l’iniziativa legislativa del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, Cnel, sull’oblio oncologico venga approvata attraverso un veloce iter parlamentare.

Secondo Porzi questo diritto deve essere recepito al più presto nella legislazione regionale e aggiunge: “Molti Paesi europei come la Spagna, la Francia, il Lussemburgo, l’Olanda, i Paesi Bassi, hanno approvato leggi che garantiscono agli ex pazienti il diritto a non essere rappresentati dalla malattia, mentre in Italia l’oblio oncologico non è ancora riconosciuto” e ancora “Con la mia mozione intendo pertanto sollecitare la Giunta regionale ad intervenire con il Governo affinchè l’iter per l’approvazione dell’iniziativa legislativa presentata dal CNEL proceda spedito e venga adottato uno specifico quadro normativo anche in Umbria per far sì
che al rientro in un vissuto di quotidianità normale da parte delle persone guarite da malattie tumorali corrisponda anche un recupero di una normalità sociale”.

I DATI - Come riportato nella nota, in Italia nel 2020 sono state circa 3,6 milioni le persone che hanno avuto una diagnosi di cancro, di cui il 27% - circa 1 milione – può essere considerato guarito ma nonostante questo ha subito o rischia di subire ingiustamente discriminazioni legate alla malattia. "Il Cnel - ha spiegato nella mozione il consigliere Porzi - si propone di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza delle persone guarite da patologie oncologiche, che continuano ad avere difficoltà per il reinserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso ad alcuni servizi bancari e finanziari e finanziari e anche nell’intraprendere percorsi di adozione".


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