Politica

Elezioni a Perugia, Romizi passa il testimone a Scoccia: "Abbiamo sempre fatto un lavoro di squadra"

Il sindaco uscente: "In dieci anni non c'è stato un giorno in cui io mi sia sentito solo"

La platea aspetta lei, attende l'intervento della candidata sindaca di Perugia di centrodestra e civici, Margherita Scoccia, che sta lavorando per poter raccogliere l'eredità di Andrea Romizi e dei suoi dieci anni di amministratore della città di Perugia. 

Prima di lei, dopo la presentazione della lista di Forza Italia "Fare Perugia", in via di definizione, che appoggia la candidata, una standing ovation proprio per l'attuale primo cittadino Andrea Romizi. Commozione generale, dal pubblico alle istituzioni. Abbracci e applausi. I figli e la moglie sotto il palco a sostenerlo. 

Con la voce rotta dall'emozione, Romizi saluta la sua comunità, che poi è anche un saluto alla città: "In dieci anni non c'è stato un giorno in cui io mi sia sentito solo. Dieci anni complessi e affascinanti". 

Il sindaco, in un passaggio del suo discorso, ricorda Laura Buco, "che è stata una grande amica" oltre che la sua portavoce e sottolinea "che proprio domani sarà un anno dalla sua scomparsa". Poi prosegue con un racconto che parte dall'inizio del suo mandato per arrivare fino alla dimostrazione del lavoro fatto in dieci anni, con l'illustrazione del bilancio, dei lavori conclusi e di quelli che sono ancora in corsa.  

"In questi anni - sottolinea Romizi - la più grande opposizione è stata la mia coscienza, perché mi sono sempre chiesto se è giusto quello che sto facendo". E ancora: "Eravamo partiti con un numero ristretto e poi tutti i cittadini ci scelsero". 

Dopo la conclusione arriva il passaggio del testimone. Margherita Scoccia sale sul palco, scarpe da ginnastica, un grande sorriso e occhi emozionati. "Sono su questo palco e mi tremano le gambe: non potevo pensare di poter fare quella bella politica che sognavo ai tempi dell'università". 

"Non sono capace di andare da sola. - evidenzia la candidata a sindaco di Perugia - La collaborazione e il rispetto reciproco sono stati i pilastri del nostro percorso e nonostante le divergenze con Andrea, abbiamo sempre trovato la forza di superarle, abbiamo fatto sempre lavoro di squadra. È questa sinergia che ci ha permesso di rappresentare le molteplici anime di Perugia, unendo le nostre visioni in un progetto comune. Andrea mi dice sempre di guardare negli occhi le persone, per riconoscere la loro essenza e le loro storie, ed è con questo spirito che desideriamo portare avanti il nostro lavoro".


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