Politica

L'INTERVENTO Rilancio ex Fcu, Rosetti (M5S): "La maggioranza affossa la ferrovia"

Riceviamo e pubblichiamo l'attacco di Cristina Rosetti, portavoce del Movimento 5 Stelle, dopo la bocciatura dell'ordine del giorno sul rilancio della Ferrovia Centrale Umbra

Riceviamo e pubblichiamo l'attacco di Cristina Rosetti, portavoce del Movimento 5 Stelle, dopo la bocciatura dell'ordine del giorno sul rilancio della Ferrovia Centrale Umbra. 

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di Cristina Rosetti

Strano atteggiamento della maggioranza sul nostro ordine del giorno in materia di ex FCU, un patrimonio importantissimo per Perugia, che ha necessità assoluta di una metropolitana di superficie e che paradossalmente di fatto ce l'ha, ma inspiegabilmente le preferì il Minimetrò, decidendo di creare un mezzo di trasporto che non copre neppure  tre chilometri, a fronte di una potenzialità di collegamento della ferrovia esistente capace di coprire tutta la città compatta e le parti più periferiche, una cerniera formidabile che ci aiuterebbe a contenere i gravissimi problemi che crea sia all'interno della città che all'altezza del nodo di Perugia, un traffico veicolare non più sostenibile. 

Lavoratori che vivono nelle città limitrofe e che per raggiungere il posto di lavoro per le 8.30 sono costrette a levatacce all'alba, con un effetto sulla qualità della vita devastante. Ma la maggioranza di centro-destra, che tante parole ha speso contro il Minimetrò, oggi, che la Regione Umbria apre, seppure troppo fiebilmente, sul fronte della mobilità su ferro e sul quella del Tram-Treno, si nasconde dietro ad un voto di astensione. Un atteggiamento incomprensibile, ora, che è invece il momento per la città di Perugia di spingere sulle soluzioni di mobilità che più si attagliano alle reale esigenze di mobilità dei cittadini, non solamente i perugini, ma i migliaia di lavoratori e studenti che ogni giorno raggiungono il capoluogo, al fine di impedire ulteriori ed irreversibili errori da parte del fronte regionale. 

Il M5S si trova a combattere battaglie, ricordiamo quella sui rifiuti, con una determinazione e forza, di cui non esiste barlume nella maggioranza di governo, che colleziona atteggiamenti di timore, indecisione e subalternità, sempre meno tollerabili; una maggioranza troppo impegnata nel taglio dei nastri e troppo lontana dalle questioni strategiche per la città. La vicenda Gesenu ne è un esempio. Mentre occorre pensare a soluzioni per la città, a riprendersi il servizio, ad eliminare da ogni gestione dei rifiuti soggetti privati presenti e futuri, che perseguono solamente un profitto garantito, che pesa pesantemente sulle tasche dei cittadini, tentenna, si nasconde, attende gli eventi.


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