Politica

Regione Umbria, Melasecche si dimette da consigliere. Tesei: "Continua a fare l'assessore, abbiamo molto da fare"

Formalizzate le dimissioni, al suo posto entra Manuela Puletti. La Lega: "Assicurare all’Umbria un governo regionale stabile"

Enrico Melasecche ha depositato le dimissioni da consigliere regionale dell'Umbria. Resta comunque assessore e al suo posto entra a Palazzo Cesaroni Manuela Puletti (prima dei non eletti). La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Unipg ha spiegato che Melasecche "continua a fare l'assessore e andiamo avanti, abbiamo molto da fare". Il ripasto di giunta è protocollato e archiviato.

Il 10 agosto la Lega aveva espulso Melasecche. "Un atto politico dovuto e legittimo, adottato in conseguenza del venir meno del rapporto di fiducia con il partito e dall’incompatibilità tra il suo operato e gli obiettivi proposti dalla Lega nell’ambito di governo regionale, oltre che dal mancato adempimento delle norme statutarie della Lega", spiegava una nota. Traduzione: il doppio 'incarico' di assessore e consigliere regionale. Ora con le dimissioni per Melasecche si riaprono le porte del partito di Salvini. 

"Siamo contenti che l’assessore Enrico Melasecche, in piena unità d’intenti con i vertici nazionali e regionali della Lega Umbria, abbia fatto la scelta fondamentale di privilegiare il buon lavoro fin qui intrapreso e di contribuire a sviluppare in futuro, insieme al partito e alla presidente Tesei, delle proposte per il territorio sulla base degli impegni assunti e dei risultati concreti già ottenuti". A dirlo è Virginio Caparvi, segretario regionale della Lega Umbria. 

Per Caparvi "con la vittoria di Donatella Tesei e l’affermazione del centrodestra, nell’ottobre del 2019 abbiamo inaugurato in Umbria una nuova fase politica. Il quadro di estrema difficoltà, determinato anche dalle conseguenze della pandemia, ci ha spinto a elaborare un piano strategico per la ripartenza dei vari settori, dal turismo, alla sanità, alle infrastrutture. La strada è lunga, ma il percorso intrapreso è quello giusto. Per capirlo, basta leggere i dati divulgati dalla Cna con previsioni di crescita del PIL umbro oltre la media nazionale". E ancora: "Tutto questo non è passato inosservato agli occhi dei cittadini che oggi alla politica chiedono risposte, soluzioni, prospettive, ed è con questi propositi che il partito della Lega Umbria, in sinergia con la governatrice Tesei, ha voluto intraprendere delle scelte determinanti che hanno riguardato anche la composizione della giunta regionale, allo scopo di rendere il percorso amministrativo più trasparente possibile e all’altezza delle sfide che si pongono davanti".

Il segretario del Carroccio sottolinea che "con Luca Coletto assessore alla sanità ed Enrico Melasecche assessore alle infrastrutture e ai trasporti, abbiamo voluto operare fin dall’inizio delle scelte precise basate sulla competenza, sull’esperienza e sulle capacità. In questi ultimi giorni non abbiamo mai alimentato chiacchiere da bar e non abbiamo mai ceduto alle strumentalizzazioni. Il nostro unico interesse era e resta quello di assicurare all’Umbria un governo regionale stabile, all’altezza di scelte lungimiranti, in grado di rispondere con tempestività alle esigenze più impellenti, ma per fare questo era necessario che ognuno esercitasse le proprie forze al meglio e nel proprio ruolo. Allo stesso tempo era nostro dovere garantire l’autonomia e la rappresentatività del consiglio regionale, in quanto strumento di indirizzo e controllo sulle politiche regionali".

La critica del Pd

"E’ bene che i cittadini umbri sappiano che la soluzione individuata da Matteo Salvini, insieme alla presidente della Regione Donatella Tesei, per tentare di chiudere una crisi di Giunta che si protrae da agosto scorso a causa delle liti interne alla Lega e dell'espulsione dell'assessore Melasecche, costerà alla collettività oltre 300 mila euro. Questo è quanto ci costeranno le dimissioni del Consigliere Melasecche che rimarrà, però, nella Giunta Tesei”: lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Tommaso Bori.

“Quest’ultimo - secondo Bori - ha barattato il suo seggio di consigliere regionale per continuare ad avere un poltrona da assessore, finendo, suo malgrado, per dare ragione al deputato-sindaco nonché segretario del carroccio umbro Virginio Caparvi. La Lega è ormai un partito di potere e poltrone. Ancora una volta, i giochi di palazzo che ruotano intorno agli interessi della destra umbra, si risolvono aggiungendo un posto a tavola e aumentando i costi della politica. Sono mesi infatti che la destra presta più attenzione e più tempo a collocare gli amici nei posti nevralgici di comando rispetto che a risolvere i problemi dei cittadini. Sarebbe stato meglio se i 300 mila euro spettanti al nuovo consigliere regionale e insieme agli aumenti di stipendio riconosciuti recentemente ai direttori di Regione e Agenzie, fossero stati più utilmente spesi per intervenire in uno dei tanti settori in sofferenza della Regione, a partire da sanità e servizi sociali. Ma, aumentare i costi e non far tornare i bilanci, è una tra le cose che riescono meglio alla presidente Tesei, così come del resto ha già dimostrato in passato in veste di Sindaco di Montefalco".


Si parla di