Politica

Umbria, primo sì per la riforma delle case popolari di Lega e Fratelli d'Italia: ecco cosa cambia

Più alloggi alle donne vittime di violenza familiare, sostegno agli anziani disabili e ai violenti e condannati revoca del beneficio

Primo sì - in Terza Commissione - per la riforma di legge di modifica della legge "Norme in materia di edilizia residenziale sociale" frutto dell'unione di due atti, sottoscritti da tutti i membri dei due gruppi, a prima firma del consigliere regionale Paola Fioroni (Lega Umbria) e del consigliere regionale Eleonora Pace (Fratelli d'Italia). "L'Umbria aveva necessità da tempo di una riforma sostanziale - hanno affermato le due proponenti - che rimettesse al centro alcuni temi dirimenti quali: il territorio, la residenza e l'attenzione verso le famiglie e le persone più fragili". Ora l'ultima parola spetta al consiglio regionale per la definitiva approvazione. Tra le novità più importanti: l'aumento degli alloggi in favore delle vittime di violenza in famiglia; istuita la carta dell'inquilino: in caso di violenze, violazioni, condanne e altri aspetti negativi vengono decurtati i punti fino alla decadenza del beneficio della casa; contributi per migliorare gli alloggi di anziani e disabili.

LA SCHEDA 

Nel nuovo testo le politiche abitative concorrono prioritariamente al recupero del patrimonio edilizio esistente, anche non occupato, in particolare nei centri storici. La programmazione regionale per il triennio indica i finanziamenti da destinare a specifiche categorie di utenti, tra i quali le persone con disabilità, anziani, donne vittima di violenza in famiglia, giovani, studenti universitari. 

Fra le novità del testo, la rilevazione della consistenza del patrimonio di edilizia residenziale sociale e sui fabbisogni abitativi, che saranno determinati e rilevati con cadenza annuale per ambiti territoriali. .

Gli alloggi di Ers saranno assegnati dal Comune oppure dalla Zona sociale tramite il Comune capofila mediante bando pubblico di concorso indetto entro il 30 settembre, ogni due anni. La Giunta regionale, con norme regolamentari, stabilisce le condizioni soggettive e oggettive di disagio, nonché i relativi punteggi per la formazione della graduatoria. 

Ad ogni assegnatario viene attribuita una CARTA DELL'INQUILINO riportante un credito espresso da un punteggio pari a 30 punti. All’assegnatario è attribuito un incremento di 2 punti ogni due anni se durante tale periodo non sia incorso, lui o i componenti il nucleo familiare, in alcuna violazione del contratto di locazione o del regolamento per l’uso degli alloggi e parti comuni. In caso di violazione del contratto o del regolamento, l’Ater regionale invia all'interessato una lettera di contestazione della violazione assegnando un termine per la cessazione della condotta trasgressiva e la rimozione dei suoi effetti. Nel caso di inottemperanza l’Ater dispone la decurtazione del credito.

Profonde modifiche anche sulla DECADENZA dell’assegnazione dell’alloggio in casi come fare utilizzare l’alloggio a terze persone per attività illecite che risultino da provvedimenti giudiziari, della pubblica sicurezza o della polizia locale, o in caso di perdita dei requisiti o di Isee superiore al limite per la permanenza negli alloggi di Ers pubblica. Altri casi sono quelli di morosità, violazioni del contratto di locazione e del regolamento dell’Ater per l’uso degli alloggi, messa in atto di allacciamento abusivo alle utenze elettriche, idriche, energetiche e telefoniche; attività di lavoro nero o irregolare; o casi di condanna penale definitiva. I Comuni e l’Ater regionale assicurano forme di controllo costanti e coordinate sulla regolarità dell’uso degli alloggi assegnati. Possono essere promosse intese con gli enti erogatori delle utenze domestiche e/o di pubblici servizi, nonché attivati protocolli d’intesa con l’Ispettorato del Lavoro e le Prefetture competenti per territorio al fine di assicurare azioni di controllo efficaci.

Il nuovo testo accentua gli interventi per anziani autosufficienti e include le persone con disabilità: al fine di soddisfare i bisogni di anziani ultra65enni autosufficienti e delle persone con disabilità, possono essere previsti, nell'ambito delle risorse destinate a categorie speciali contributi individuali per l'adeguamento dell'abitazione ove risiedono e di cui sono proprietari, comproprietari o usufruttuari. Riconfermati gli interventi di sostegno al reddito per concorrere al pagamento dei canoni. La riserva di alloggi a favore delle donne vittime di violenza in famiglia viene aumentata dal 2 all’8 per cento degli alloggi disponibili. 


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