Segnalazioni

Lettera di alcuni umbri al Generale Figliuolo sui vaccini: "Mantenga alta la sua vigilanza nei confronti di questa nostra regione"

Un gruppo di cittadini umbri ha deciso di inviare una lettera ufficiale  al Commissario straordinario Figliuolo, domani in visita in Umbria, per chiedere maggiore controllo sulla macchina regionale dell'Umbria che a loro giudizio merita un giudizio negativo tanto da coniare lo slogan  - anche se i dati su over 70 e altre categorie sono tra i migliori d'iItalia (fonte Ministero della Sanità) - l'Umbria maglia nera d'Italia a causa dei ritardi sui 60-69anni e sul complicato e poco spiegato di pre-adesione alla vaccinazione. Il gruppo ha inviato il testo della lettera via Pec al Ministro e dichiara di essere composto da 147 persone.

******************* 

“Signor Commissario, siamo un gruppo di cittadine e cittadini umbri formatosi intorno al 15 maggio, accomunati solo dal nostro anno di nascita, tra il 1942 e il 1961, all'interno di un gruppo social. A quella data gli umbri del decennio 1952-1961 e in attesa di vaccinazione non avevano alcuna prospettiva né agenda né calendarizzazione per l'accesso al vaccino: da settimane si trascinava una trattativa tra i locali timonieri della campagna vaccinale e le rappresentanze dei medici di base che avrebbe dovuto dare il via alle nostre vaccinazioni. Anche la vaccinazione della fascia superiore (classi 42-51) andava avanti a rilento, con consegne regionali centellinate delle dosi ai medici di base. Eravamo confortati dalle linee da lei indicate ad inizio aprile che vedevano nei fragili e negli anziani le priorità da mettere in sicurezza, ma vedevamo anche con sconforto che l' Umbria non si stava adeguando.

Ne è riprova essere la regione in testa per la vaccinazione della fascia 30-39 anni e in coda per quelle tra 60 e 69 anni. Siamo convinti che grazie al Suo intervento, arrivato attraverso le dichiarazioni fatte ai grandi organi di stampa nazionale e ai principali telegiornali, assieme alla protesta dal basso che ci ha visto dare vita al social flash mob "Umbria maglia nera d'Italia", oggi qualcosa ha cominciato a muoversi. Tra mille disguidi, incongruenze e disagi, con un sistema di convocazione farraginoso, rigido e incomprensibile, ma da Mercoledì 19 Maggio anche i sessantenni umbri hanno cominciato ad accedere alla campagna di vaccinazione. Al momento della stesura di questa lettera siamo ancora maglia nera d'Italia, ma non dubitiamo che anche il Suo imminente sopralluogo contribuirà a consentire alla nostra regione di scrollarsi di dosso questo triste primato.

Pertanto volevamo ringraziarLa signor Commissario; e contemporaneamente vorremmo chiederLe, proprio alla luce dei ritardi, delle opacità, delle distrazioni di cui siamo stati oggetto, di mantenere la Sua vigilanza nei confronti di questa regione. Ci sono ancora molti sessantenni e poi tutti i cinquantenni e gli altri cittadini umbri da vaccinare; auspicabilmente d'ora in poi con ordine e metodo, come in altre regioni d'Italia. Ai turisti che verranno a conoscere l'Umbria potranno essere offerte altre opportunità; perché siamo sicuri che proverranno da zone dove si sarà già provveduto a vaccinarli. Avremmo voluto consegnarLe personalmente questa lettera, assieme a una maglietta nera "Umbria maglia nera d'Italia", emblema del gruppo e della manifestazione: ma immaginiamo che la Sua agenda sia estremamente compressa e sappiamo che il Suo tempo è prezioso. Optiamo quindi per questa consegna virtuale, ma ci tenevamo a farLe giungere il benvenuto degli umbri paladini della correttezza e del rispetto dei propri turni." 


Si parla di