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LETTERA-DENUNCIA "Perugia ferita: rifiuti e discariche nei luoghi più belli"

Da Ponte san Giovanni a Fratticiola, da Valfabbrica ad Assisi, da Ponte Pattoli a Brufa, da Civitella d'Arna a Ripa. Un vasto territorio perugino dove chi passa a piedi (in escursioni mirate) o a in bici si accorge come tanta bellezza sia stata deturpata da tanta, tantissima inciviltà. Rifiuti e discariche a cielo aperto."Perugia Ferita" è il titolo della lettera-denuncia inviata a Perugiatoday.it dal presidente dell'associazione Pro-Arna Lamberto Salvatori. Lettura a cui nessuna istituzione ha dato ancora risposta. 

LA LETTERA-DENUNCIA

• Al presidente della regione Umbria
• Al presidente della provincia di Perugia
• Al sindaco di Perugia
• Agli assessori regionali
• Agli assessori provinciali
• Agli assessori comunali
• Ai consiglieri regionali
• Ai consiglieri provinciali
• Ai consiglieri comunali
Gent.mi/e
questo mio accorato appello è per portare a vostra conoscenza, se ancora ce ne fosse bisogno, il grave degrado ambientale che la nostra regione, come quasi tutte le altre, purtroppo, sta subendo da anni, a causa dell'inciviltà diffusa che regna negli abitanti della nostra amata terra. La mia denuncia, non nuova per la verità, nasce dal costante contatto con il territorio, che attraverso escursioni singole o di gruppo a piedi ed in bicicletta, mi ha permesso in questi anni, di avere un quadro chiaro di un territorio abbastanza vasto. Il contatto con il territorio che spesso manca alla maggior parte di chi fa politica, che si sposta in aereo o con l'auto blu con i vetri oscurati, che non gli permette di vedere le cose reali.

Da Ponte san Giovanni a Fratticiola, da Valfabbrica ad Assisi, da Ponte Pattoli a Brufa, da Civitella d'Arna a Ripa, per fare qualche esempio, si vedono solo rifiuti, sia lungo le strade provinciali e comunali che in quelle vicinali, poderali o semplici sentieri. Oltre a questo si trovano vere e proprie discariche nei punti più inaspettati. La scomparsa dei cassonetti, in alcuni casi, ha incentivato (ma chiaramente non giustificato) ancora di più il "lancio" del sacchetto dal finestrino, sport tra i più diffusi in umbria. Ma una cosa che da fastidio è anche l'indifferenza dei cittadini al problema.

Come dire: non è mio compito ripulire se i rifiuti li getta qualcun'altro. Come se un medico si rifiuti di curare un ferito solo perché non è stato lui a ferirlo. Assurdo. Naturalmente del degrado fanno parte anche gli innumerevoli impianti fotovoltaici su campi e colline di pregio agricolo e paesaggistico che hanno letteralmente violentato la nostra regione ed il consumo di territorio che ormai ha fatto scempio dell'Umbria. Nel territorio di Arna si è provato a fare qualcosa, e con le associazioni locali, nel 2011 abbiamo ideato il progetto "Adotta una Strada", in collaborazione a comune di Perugia, GESENU e successivamente Provincia e Regione, con la ripulitura di circa 25 km di strade comprese tra tra la SS 318 e la SP 246 e 247, anche se questo non è stato sufficiente a fermare il degrado. Sicuramente solo con le sanzioni si può ottenere qualche risultato.

Ma per elevare sanzioni serve personale che per il momento non è assolutamente sufficiente. Basterebbe "svuotare" qualche ufficio di troppo ed il problema sarebbe risolto. Per far questo ci vuole la volontà politica che per ora non c'è, salvo rare eccezioni. Deve "passare" il messaggio che chi sporca o danneggia può incorrere in una salata multa e non il messaggio di farla sempre franca. Si vedono discariche nelle zone più impensate e ci si trova di tutto. Naturalmente ho documentato con foto eloquenti, ogni luogo che mi è capitato di trovare ed ho anche denunciato una discarica nel 2010, con l'intervento del corpo forestale e relativa multa ai responsabili ed obbligo di ripulitura del sito. Ora voglio proporre a voi che rappresentate l'Umbria politica. Si vuol candidare PERUGIASSISI capitale europea?

Bene allora io propongo di iniziare la politica della candidatura uscendo dal degrado ambientale, che poi è anche degrado sociale, culturale e politico. La cultura non è solo arte, musica, teatro, ma anche decoro urbano ed extra urbano. Il degrado è anche nel centro delle nostre città e nelle immediate periferie. Abbiamo un patrimonio inestimabile e sottovalutato che è il "volontariato gratuito" rappresentato dalle numerose associazioni presenti in ogni territorio che potrebbe fare molto, ma spesso non è "considerato". Abbiamo una grossa opportunità per lanciare un messaggio agli umbri e per tentare di fare qualcosa contro questa tendenza all'assuefazione al degrado. Continuando di questi passi la "verde" Umbria (già ex-verde) sarà un lontano ricordo e la responsabilità sarà anche di chi non ha voluto sentire questo grido di dolore.
Grazie della vostra attenzione
Lamberto Salvatori
• Presidente ProArna di Civitella d'Arna
• Coordinatore delle Associazioni Culturali Arnati

 


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