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Perugia-Cremonese 0-0, le pagelle del Grifo: Angella blinda la difesa, Vicario chiude la porta

Il difensore e il portiere decisivi, Di Chiara ispirato fino al ko. Gyomber e Mazzocchi stanchi, male tutti gli attaccanti mentre a centrocampo Falzerano non incide e faticano anche Carraro e Nicolussi

Le pagelle del Grifo dopo lo 0-0 contro la Cremonese al Curi che lascia il Grifo pericolosamente invischiato nella zona playout a tre giornate dal termine della regular-season della Serie B.

VICARIO 7 Ancora una volta decisivo. Apre con la prodezza su colpo di testa ravvicinato di Parigini (11'), se la cava poi con qualche affanno su un destro velenoso di Ciofani (17') e al 29' ci mette i pugni su una gran botta di Mogos, a cui sbarra la strada altre due volte nella ripresa (75' e 81'). Sicuro anche nelle uscite: porta chiusa a chiave.

GYOMBER 5,5 Per condere un po' di riposo a Rosi è a lui che Cosmi chiede di fare gli straordinari, ma dopo l'incerto rientro di Cosenza mostra di essere ancora in ritardo stop dopo il lungo stop dovuto a infortuni e 'lockdown'. Inizia con un fallo su Arini (2'), all'11' su corner grigiorosso si perde Parigini (colpo di testa e 'miracolo' di Vicario) di cui soffre la velocità, anche se il giallo se lo prende per fallo su Crescenzi (51'). Al 65' grave l'errore in uscita, quando lancia la palla addosso a un avversario e innesca così la ripartenza ancora di Parigini, ringraziando Angella per la chiusura dopo la sua vana rincorsa. Uno sforzo che paga con crampi, ma strine i denti ed è bravo poi al 69' nell'impedire il colpo di testa a Ciofani, che ostacola bene con il corpo su cross di Bianchetti. Pur nelle difficoltà dà il massimo e resta in trincea fino al 90'.

Cosmi psicologo: "Stiamo calmi, la mia esperienza sarà d'aiuto"

ANGELLA 6,5 Un rientro pesante il suo, perché è forse l'unico a spostare gli equilibri in questo Grifo. Pur non al meglio blinda la difesa, che non trema più a ogni cross e a una Cremonese in grande spolvero e dotata di attaccanti pericolosissimi concede solo conclusoni dalla distanza. E come se non bastasse è lui il più pericoloso dei biancorossi: al 41' sfiora il gol di testa su corner di Nicolussi e ci riprova all'80', quando è però Kouan a mettersi involontariamente tra lui e un gol che sarebbe valsa mezza salvezza. Unica 'pecca' un paio di lanci sbagliati nel primo tempo e un limitato apporto in fase di costruzione.

FALASCO 6 Primo tempo in controllo, con la cerniera formata a sinistra con Di Chiara che funziona beneficiando anche della presenza di Angelli. Si sente talmente 'coperto' che al 44' cerca il blitz palla al piede e costringe Castagnetti al fallo da ammonizione al limite dopo aver superato due avversari. Nella ripresa è bravo a 'riparare' a un passaggio sbagliato di Carraro, anticipando Mogos lanciato in ripartenza (57'), ma pian piano inzia ad accusare la stanchezza e al 70' cade da solo lasciando così a Mogos la possibilità di impensierire Vicario. Non molla e un minuto dopo fa ammonire anche Valzania: non avrà il curriculum e le qualità di Rajkovic, lui che è un terzino 'adattato' in mezzo, ma esce stremato e dopo aver dato tutto.

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MAZZOCCHI 5,5 Sempre presente nella gestione Cosmi, è stanco e non affonda come al solito in un primo tempo in cui deve tener a bada anche la baldanza dell'ex grifone Crescenzi, proprietario qualche anno fa di quella fascia su cui ora è lui a fare il 'pendolino'. Nella ripresa passa a sinistra dopo l'infortunio di Di Chiara e non ha più forza per spingere né per contenere sempre Bianchetti, che lascia crossare un paio di volte (al 76' dopo un tunnel).

FALZERANO 5 In un centrocampo ridotto all'osso per carenze strutturali, Cosmi ne 'benedice' il ritorno dopo le due giornate di squalifica ma il suo rientro è impalpabile. Diversi lanci fuori misura e mai un guizzo nel traffico del centrocampo, affollato di avversari. Come Mazzocchi, suo patner sulla catena di destra, fatica nella mancanza di spazi e l'unica nota positiva arriva al 45', quando è ben posizionato su una ripartenza ospite e ferma Parigini che si era lanciato nell'uno contro uno. Troppo poco per evitare la sostituzione (dal 4' st BUONAIUTO 5 Considerato da Cosmi l'unico in grado di spaccare la partita in corsa, è a lui che il tecnico si affida per passare al 3-4-1-2 e provare a mettere in crisi l'ottima organizzazione difensiva della Cremonese. Il genio resta però nella lampada e il fantasta campano non si accende, non riuscendo mai a innescare Iemmello né da trequartista né da seconda punta nell'ultima fase del match).

CARRARO 5,5 Con la 'copertura' di Angella alle sue spalle gioca più sicuro anche lui ed è prezioso come diga davanti alla difesa, ma è troppo statico e compassato in fase di regia in cui non riesce a dare velocità alla trasmissione della palla né a trovare mai la verticalizzazione o il lancio decisivo. Prova almeno a sfruttare il suo sinistro e se a inizio ripresa la mira è imprecisa (38') al 72' sono invece i riflessi di Ravaglia a negargli il gol.

NICOLUSSI 5,5 Gara complicata per il giovane talento scuola Juventus, che fatica a trovare la posizione e mostra meno lucidità rispetto alle uscite precedenti. Pur nelle difficoltà lotta sempre senza togliere la gamba o mollare di un centimetro ed è dal suo destro su corner che nascono le due ghiotte occasioni di Angella. Brivido all'88', quando rinvia corto concedendo la conclusione dal limite a Valzania che per fortuna calcia a lato.

DI CHIARA 6 Tra i pochi a salvarsi a Cosenza, si conferma in palla ed è forse il migliore del Grifo nel primo tempo. Subito un gran numero in avvio (6'), quando va via a Mogos con un 'elastico' e mette il cross per la 'zampata' di Falcinelli neutralizzata da Ravaglia. Due minuti dopo ci riprova innescando Melchiorri, fermato a sua volta dal portiere che si ripete anche al 16', quando il mancino biancorosso si mette in proprio e ci prova su calcio di punizione. Non solo affondi però, perché al 32' è preziosa la diagonale difensiva su Mogos ('imbucato' da Parigini) che ostacola poi un minuto dopo su cross pericoloso di Crescenzi, impedendogli così di colpire di testa. Sfortunato però nella ripresa, quando alza bandiera bianca per un problema fisico (dall'11' st ROSI 6 Non c'è riposo per il capitano, tenuto inizialmente fuori da Cosmi dopo tante gare consecutive ma chiamato in causa nella seconda fase del match. Ottimo il suo approccio, fa sentire sbito i muscoli a un Parigini ora più stanco e cerca anche di dare più spinta sulla destra, ma al 58' è troppo lungo il cross di Buonaiuto quando lui attacca bene il secondo palo e al 72', dopo il bel sinistro di Carraro, è lesto Ravaglia a sbarrargli la strada sul tentativo di tap-in. Al 79' è ancora pronto sul secondo palo, ma viene anticipato di un soffio su un bel cross di Iemmello )

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FALCINELLI 5 Dopo aver ritrovato il gol su azione a Cosenza, torna tra i titolari con la fascia da capitano al braccio e al 6' Di Chiara gli serve palla che potrebbe cambiare il destino suo e del Grifo: lui è rapace nell'anticipo sul difensore e notevole è anche la 'zampata', ma Ravaglia gli rovina la festa negandogli la rete sotto una Curva Nord desolatamente vuota come il resto dello stadio per disposizioni anti-Covid. Sembra comunque un segnale positivo e invece restetà l'unico lampo della sua gara: in ritardo al 37' su una buona sponda di Melchiorri, resta imprigionato tra le maglie avversarie. Cosmi lo tiene in campo anche nella ripresa per affiancare Iemmello, con cui prova a dialogare nello stretto ma sbattendo sempre sul muro grigiorosso (dal 28' st KOUAN 5,5 Cosmi lo getta nella mischia nel finale per tornare al 3-5-2 e ridare equilibrio la squadra ed energie al centrocampo, lui ci mette come sempre grinta e foga ma all'80', dopo aver fatto da sponda per Angella su cross di Nicolussi, sul tiro-cross del difensore allontana il pallone invece di deviarlo verso la porta che era lì a due passi. E un minuto concede troppo facilmente il cross a Zortea che gli va via in tunnel).

MELCHIORRI 5 Praticamente sempre in campo dopo il 'lockdown', viene preferito a Iemmello ma mostra i segni della stanchezza. Poco servito come Falcinelli dai centrocampisti, all'8' la palla gli arriva da Di Chiara: buono lo stop, meno la conclusione con cui consegna in pratica il pallone a Ravaglia. Fatica a trovare la posizione e l'unica giocata poi degna di nota è una buona sponda non sfruttata al 37' da Falcinelli (dal 4' st IEMMELLO 5 Tenuto un tempo in 'naftalina', nella ripresa tocca a lui ma come i compagni di reparto finisce sempre per imbrigliarsi nelle maglie della difesa ospite. L'unico guizzo al 79', con un cross per Rosi simile a quello per il gol di Nicolussi ad Ascoli, ma con il capitano anticipato di un soffio sul secondo palo)

ALL. COSMI 6 Dopo lo sfogo seguito al ko di Cosenza resta in silenzio alla vigilia di questa sfida salvezza che può giocarsi con Angella dietro a blindare una difesa in cui preferisce Falasco, mentre a centrocampo ritrova Falzerano e davanti si affida a Falcinelli al posto di Iemmello. E se i due centrali non deludono, lo stesso non si può dire degli altri due che si perdono nel traffico. Dopo un primo tempo equilibrato prova a vincerla passando al 3-4-1-2, ma perde per infortunio l'ispirato Di Chiara ed è saggio a tornare sui suoi passi quando vede il Grifo allungarsi e soffrire contro una Cremonese in grande condizione. Le scelte, soprattuto in un centrocampo cortissimo, sono quasi obbligate e per centrare la salvezza nelle ultime tre giornate dovrà agire da psicologo più che da tattico. Un lavoro che ha iniziato a fare già nel post partita: "Stiamo calmi e non perdiamo la testa - ha detto -, la mia esperienza sarà d'aiuto".


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