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Pescara-Perugia 2-2, le pagelle: è tornato Iemmello, Buonaiuto e Mazzocchi decisivi

Un quarto d'ora di 'black-out' per la difesa guidata da Rajkovic, ancora bene Melchiorri che però fallisce il 'match-point'. Nicolussi si sacrifica con Carraro, che colpisce un altro legno, Cosmi reattivo e lucido nella lettura della partita

Le pagelle del Grifo dopo il pirotecnico 2-2 ottenuto in rimonta sul campo del Pescara, che era andato avant di due gol...

VICARIO 7 Incolpevole sui due gol presi, è invece strepitoso al 27' prima su Pucciarelli e poi sul tap-in di Maniero: un 'doppio miracolo' che tiene il Grifo in partita e forse in vita, perché il 3-0 avrebbe probabilmente infilato la squadra in un tunnel dal quale sarebbe stato poi difficile uscire.

ROSI 6 Balla come tutta la difesa in quel quarto d'ora di black-out che porta ai due gol pescaresi e alla doppia prodezza di Vicario (in questa occasione decide di non seguire Pucciarelli), ma dei tre centrali sembra quello meno in affanno ed è suo al 42' il cross che porta al primo gol di Iemmello dopo la traversa di Carraro. Nella ripresa poi non sbaglia nulla e al 72' cerca persino il blitz, servendo una bella palla arretrata in area che nessun grifone però è pronto a raccogliere.

RAJKOVIC 5 Da centrale è lui a dover guidare un reparto che invece - per la verità poco coperto anche dal centrocampo - dopo il gran gol di Galano va in tilt e rischia di crollare (di suo anche il 'liscio' sul secondo miracolo di Vicario). Fa a sportellate con Maniero e rimedia un taglio in fronte che lo costringe a giocare bendato per tutto il primo tempo, nel secondo rientra con un cerotto e continua il corpo a corpo con il centravanti, che gli costa un giallo. Sbaglia poi un rinvio rischiando così di regalare una chance al Pescara, palesa una condizione deficitaria dovuta al poco minutaggio raccolto prima e dopo il 'lockdown'. Respira un po' nel finale con le squadre più 'guardinghe' e l'ingresso di Borrelli al posto di Maniero.

FALASCO 5,5 Recuperato dall'infortunio muscolare e subito schierato titolare da Cosmi per far fronte all'emergenza in difesa, insieme a Di Chiara si perde Maniero sull'azione del secondo gol abruzzese. Non riesce quasi mai a innescare il sinistro in fase di costruzione, sembra un po' in affanno e 'arrugginito' dalla mancanza di minutaggio e al 59' concede a Galano lo spazio per il sinistro a giro (palo sfiorato). Rischia poi nel finale (85'), quando va giù nell'area biancorossa dopo un abbraccio reciproco con Borrelli, che l'arbitro giudica come un fallo in attacco.

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MAZZOCCHI 6,5 Nel ruolo più dispendioso del 3-5-2 garantisce spinta e corsa nonostante le tante gare ravvicinate giocate. Certo, a destra soffre l'intraprendenza di Memushaj e Balzano (dai cui piedi parte il cross per il raddoppio di Maniero), ma a quest'ultima rende a sua volta la vita difficile con i suoi affondi. Grande aggancio al volo ma cross sbagliato all'8' su sventagliata di Rajkovic, al 31' su assist di Iemmello si allunga la palla e va poi giù in area dopo un contatto con lo stesso Balzano: Cosmi dirà poi che era rigore, l'arbitro opta invece per simulazione e giallo. Destro fuori misura al 40' ma il 'pendolino' non si abbatte e al 47' rientra sul sinistro per pennellare il traversone che porta alla rete del pari. Nella ripresa poi sfiora lui stesso il tris con un 'velenoso' tiro-cross e da un suo traversone arriva il palo con il quasi autogol di Crecco, ma paga gli sforzi e alza bandiera bianca in preda ai crampi (dal 22' st KOUAN 6 Se a Cittadella aveva giocato una ripresa al 'trotto', stavolta entra subito tosto e concentratissimo, adattandosi con personalità all'imprevisto: doveva fare la mezzala con l'uscita di Melchiorri e invece è costretto a piazzarsi sulla destra, dove se la cava egregiamente. In crescita di condizione, in un centrocampo 'cortissimo', il suo può essere un recupero pesante in vista dell'infuocato finale di stagione)

DRAGOMIR 5 Dopo la parentesi da esterno contro il Pordenone e le lodi di Cosmi, torna in mezzo ma da interno destro al posto dello squalificato Falzerano. Un cambio di posizione che non basta però a giustificare quasi mezz'ora di assenza: di fronte ha un Memushaj in grande spolvero e non la prende mai, sempre in apnea come del resto i compagni. A differenza loro però, sacrificato nel passaggio al 3-4-1-2 dopo il doppio svantaggio, non ha la possibilità di riscattarsi nella successiva ora di gioco (dal 27' pt BUONAIUTO 6,5 Cosmi lo aveva già mandato a scaldarsi dopo la prima rete pescarese chiedendogli un doppio lavoro: supportare le punte nella caccia alla rimonta e schermare il regista Busellato e in parte Memushaj, dai cui piedi partivano traccianti letali per una difesa del Grifo andata in tilt. Entra sul 2-0 e dà la scossa cambiando la partita, non solo per l'applicazione tattica ma soprattutto perché, al netto di una deviazione impercettibile di Iemmello e dell'ultima spinta data al pallone da Di Chiara a porta vuota, alla fine è suo il colpo di testa che vale il 2-2 prima del riposo).

CARRARO 6 Senza Angella dietro di lui non è la stessa cosa e l'asse con Rajkovic va presto in difficoltà, con il baricentro della squadra troppo alto e la retroguardia presa ripetutamente d'infilata. Non riesce a uscire quasi mai in pressing e fatica anche nella fase di interdizione, poco aiutato per altro dai compagni di reparto (soprattutto Dragomir). Tutto cambia con l'ingresso di Buonaiuto, che rallenta 'sporcandolo' il gioco di Busellato e Memushaj e - pur concedendo qualcosa in più agli avversari sulle fasce (come spiegato da Cosmi nel post partita) - restituisce equilibrio nel cuore del campo. In avvio ci prova invano col sinistro, al 15' si divora il gol dell'immediato pari di testa davanti alla porta ma non si arrende e alla fine, ancora di testa, colpisce la traversa (secondo legno di fila dopo quello col Pordenone) regalando così un involontario assist a Iemmello che riapre i giochi. 

NICOLUSSI CAVIGLIA 6 - Nella prima mezz'ora sembra perso come i più navigati compagni, ma al momento di 'sacrificare' una pedina sull'altare della tattica Cosmi non pensa nemmeno per un momento di togliere il 20enne scuola Juventus, uno che incassa i colpi senza abbattersi e resta in trincea a battagliare. Una prestazione meno brillante del solito, con il tecnico che dalla mezz'ora in poi gli chiede di restare bloccato in mediana al fianco di Carraro, ma ulteriori conferme di personalità e carattere, accompagnate da quella preziosa duttilità che ne ha fatto ormai un titolare inamovibile.
 
DI CHIARA 6 Si perde Maniero sul gol del raddoppio abruzzese, partecipa poi alla reazione del Grifo cercando di farsi perdonare con le sue qualità offensive e il suo sinistro. Il movimento giusto lo fa al 47', quando va a chiudere sul secondo palo per dare l'ultima spinta nella porta vuota al pallone colpito di testa da Buonaiuto (e forse toccato anche da Iemmello). Rientrato fresco dai due turni di stop per squalifica, nella ripresa cerca subito un 'coast to coast' ma viene fermato da Drudi all'ingresso in area (52'). Continua poi a spingere finché Cosmi, già passato a uno spregiudicato 3-4-1-2, non ne frena l'impeto chiedendogli equilibrio.

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MELCHIORRI 6 Praticamente sempre in campo dalla ripresa del campionato dopo il 'lockdown', è meno brillante rispetto alle ultime gare ma non si tira indietro e si sacrifica per il più 'anarchico' Iemmello. Un esempio al 31', quando vince un duello aereo per servire a 'Re Pietro' la palla poi data a Mazzocchi in occasione del mancato rigore, o quattro minuti dopo con una sponda per Carraro (anticipato in uscita alta da Fiorillo). Quantità ma anche qualità, come nello scambio con Mazzocchi che porta al quasi autogol di Crecco (ennesimo palo colpito dal Grifo). A metà ripresa Cosmi lo richiama  in panchina, ma il ko del terzino cambia i piani e lui resta in campo, sfiorando il gol del colpaccio al 77': grande 'strappo' in ripartenza e combinazione con Iemmello, che con i tempi giusti lo mette davanti alla porta dove però lui incrocia troppo il sinistro, fallendo così il match-point.

IEMMELLO 7 Lascia a Melchiorri il 'lavoro sporco' ma, con la maglia da titolare di nuovo addosso, l'atteggiamento sembra diverso rispetto a quello delle due ultime uscite. Già al 13' sfiora l'immediato pari colpendo il palo di testa e poi, dopo l'ingresso di Buonaiuto e con il Perugia all'assalto, è lui a illuminare la reazione biancorossa con i suoi 'lampi'. Al 31' assist per Mazzocchi (l'occasione del rigore non dato), che prova invano a innescare di nuovo poco dopo (40'). Capisce allora che il tempo dell'astinenza è finito: tocca a lui riportare a galla il Grifo e così al 42', da rapace, riapre i giochi in tap-in sulla traversa colpita da Carraro. Anche nella ripresa resta sempre nel vivo del gioco e al 77' indossa i panni del trequartista, servendo con i tempi giusti la palla del sorpasso a Melchiorri che però non la sfrutta.

ALL. COSMI 6,5 Alle prese con la continua emergenza, deve rinunciare agli ultimi squalificati Falzerano e Sgarbi ma recupera Vicario, Falasco e Di Chiara, in attesa di poter contare - magari già dal prossimo match - anche sui convalescenti Angella, Gyomber e Falcinelli. Rilancia Iemmello al fianco di Melchiorri e in mezzo preferisce Dragomir a Kouan, ma il rumeno non risponde secondo le attese così come Rajkovic, al quale affida le chiavi di una incerottata difesa che va presto in tilt. Reattivo nel leggere la situazione e nel correre ai ripari, dopo un quarto d'ora manda già scaldare Buonaiuto che fa entrare poi al 27', con la squadra già sotto di due reti e tenuta in piedi da super Vicario. Passa così al 3-4-1-2 e la mossa funziona: il Grifo si scuote e reagisce, ritrovando equilibrio e mantenendo i nervi saldi anche dopo il rigore chiesto invano da Mazzocchi (ammonito per simulazione). Tiene alta la carica nell'intervallo e il Perugia inizia la ripresa come aveva chiuso il primo tempo, rischiando solo una volta su un sinistro di Galano e sfiorando invece più volte il gol del sorpasso. Azzeccata poi, dopo il ko di Mazzocchi, si rivela anche la scelta di inserire comunque Kouan (doveva entrare al posto di Melchiorri) chiedendogli di sacrificarsi sulla fascia destra.


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