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Ascoli-Perugia, Cosmi tra campo, premi e contratto: "Mosse giuste dal presidente". Convocati in 22

Il Grifo torna in campo domani (domenica 21 giugno, ore 20.30) dopo il lungo stop per l'emergenza coronavirus: 22 i convocati del tecnico, con Falcinelli in dubbio e Rajkovic out come lo squalificato Greco

La Serie B è ripartita e anche il Perugia torna in campo, atteso dalla trasferta di Ascoli nell'ultimo match della 29ª giornata in programma domani sera (domenica 21 guigno, ore 20.30). Il primo match dopo il lungo stop per l'emergenza coronavirus rischia però di Saltarlo Diego Falcinelli, finito ko in allenamento per una botta alla schiena: "Diego ha subito un infortunio non grave ma doloroso e quindi valuteremo dopo l'ultimo allenamento - spiega alla vigilia Serse Cosmi in una 'conferenza stampa' da remoto -. Lui vuole essere della partita e mi fa piacere, ma vedremo quali saranno nelle prossime ore le sensazioni sue e del medico".

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Difficile prevedere quello che succederà in questo anomalo finale di stagione, dopo tre mesi lontano dai campi: "Un po' tutit allenatori non sanno che aspettarsi - prosegue il tecnico del Grifo -. Per noi, al di là di qualche problemino fisico che era facilmente preventivabile, le ultime sono state tre settimane di buon lavoro. I ragazzi hanno ritrovato l'aspetto ludico del calcio, che è fondamentale, ma si sono comunque propostia con impegno e profesisonalità, nel rispetto dal protocollo che non ci è stato suggerito ma imposto".

Cosmi sembra poi sposare le ambizioni playoff dichiarate da diversi grifoni durante il 'lockdown': "Il mio pensiero deve essere necessariamente quello dei calciatori: nell'altro campionato, quello prima del coronavirus, ci sono state squadre come il Perugia non hanno rispettato le attese di società e tifosi. Queste ultime dieci gare rappresentano per noi una grande opportunità e possiamor ripartire senza lo stress che quel maledetto febbraio ci aveva creato. Nell'ultima partita giocata (contro la Salernitana in un Curi a porte chiuse, ndr) era arrivata vittoria e si era visto il Perugia migliore, speriamod i ripartire con lo stesso risultato".

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L'allenatore tocca anche il tema del suo contratto, in scadenza a fine campionato, dopo che il presidente Santopadre nei giorni scorsi ha dichiarato di voler aspettare 5-6 gare prima di affrontare il discorso: "I silenzi portano inevitabilmente i giornalisti ad affidarsi a sensazioni o a delle dichiaraziini estrapolate da un'interviste del presidente. Per quanto mi riguarda sono assolutamente convinto che la società abbia tutto il diritto di poter valutare quello che io e la squadra riusciremo a fare. Se non fossi a Perugia sarebbe una situazione normale, a volte sono andato via anche dopo grandissimi risultti ma non è questo il pensiero che mi assilla ora".

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Con Santopadre e la dirigenza sembra dunque esserci piena sintonia: "All'inizio del 'lockdown' c'era disorientamento nella società e in particolare nel presidente, che doveva pensare anche alle sue aziende e come tutti ha poi reagito. Per un mese si è parlato poco di calcio e io stesso non pensavo si potesse ripartire, ma la situazione è pian piano migliorata e siamo tornati a riunirci con lui, Goretti e Pizzimenti per discurere dell'aspetto sportivo e degli allenamenti". Nel frattempo dal club ha messo sul tavolo tre premi, uno per ogni obiettivo da raggiungere, dalla salvezza ai playoff per finire a quello che andrebbe ai grifoni e allo staff in caso di promozione in A: "Il mio premio è stato tornare qui - dice Cosmi -, più che il denaro mi gratificano certe emozini. Ovvio comunque che il gesto della società ci ha fatto piacere, il presidente ha capito quale sarà la dinamica di queste ultime dieci partite e la sua è stata una mossa molto intelligente".

Per iniziare ad avvicinarsi al primo obiettivo intanto ci sarà da fare i conti con un Ascoli pericolante in classifica e reduce dal ko interno nel recupero contro la Cremonese: "Mi aspetto un avversario ancora più arrabbiato. I bianconeri hanno dei valori e da loro, proprio come da noi, ci si aspettava di più. Non mi tranquillizza il loro ko come non mi avrebbe terrorizzato una loro vittoria: le partite vanno giocate in una certa maniera e nessuna è uguale a un'altra. Peccato per l'assenza dei tifosi (per ora si va avanti a porte chiuse, ndr), perché piazze con una storia ultracentenaria come Perugia e Ascoli veranno penalizzate più di altre dalla mancanza pubblico. In campo però ci vanno i giocatori, che dovranno trovare da soli le motivazioni e tirare fuori gli attributi". Ventidue intanto i convocati di Cosmi: tra gli attaccanti c'è anche Falcinelli, mentre sono out il difensore Rajkovic e lo squalificato regista Greco.


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