Sport

Santopadre lancia i biancorossi: “Siamo una grande squadra e punto ai 7000 abbonamenti”

Gli abbonamenti hanno abbondantemente superato quota 5000 e sono in costante aumento in vista dell'inizio del campionato: "I tifosi sono stupendi, ma ero certo della loro fiducia. Avevo messo a budget 7000 tessere e non mi stanno deludendo"

Tempo di primi bilanci in casa Perugia. Il calciomercato è finito e il campionato di B è alle porte, c’è da affrontare un’altra estenuante stagione tra i cadetti. La lunga campagna acquisti estiva si è conclusa senza regalare la famosa “ciliegina sulla torta”, spesso evocata da mister Bisoli durante le interviste con la stampa e tanto attesa dai tifosi del Grifo. Nonostante questo l’aria che si respira a Pian di Massiano è decisamente meno pesante di quanto ci si potesse attendere.

Parola al presidente – Il “botto” finale non c’è stato, eppure il presidente Santopadre, intervenuto ieri nella conferenza stampa di presentazione degli sponsor stagionali (Piccini e IFORTInfissi), si è detto soddisfatto di quanto fatto in questi ultimi mesi: “Vedo il bicchiere pieno per tre quarti e non credo che siamo in pochi. In organico ci sono 24 elementi, due squadre quasi equivalenti. In guerra – dice il massimo dirigente del Perugia – non vince l’esercito può numeroso ma quello più veloce, agile, agguerrito. Noi dovremo essere così, pur sapendo che sarà difficile perché tutti vogliono dire la loro. Ma ora abbiamo più esperienza e consapevolezza rispetto al passato”.

Su Bisoli il presidente dice di averlo scelto “perché mi ha detto che vuole vincere insieme a noi. Mi piace la sua determinazione e il suo modo di fare ed è consapevole che gli abbiamo messo a disposizione una squadra forte. Non cambierei questo gruppo con nessun altro, nemmeno con il Cagliari. Nelle corazzate io non ci credo, credo in una squadra che ha voglia di combattere fin da subito, a partire dalla gara contro il Como”. Un piccolo dispiacere di Santopadre è stato vedere sfumare il ritorno di Hegazy nelle ultime ore di mercato: “Eravamo sul punto di prenderlo, ma ha deciso di andare in un’altra squadra (agli egiziani dell’Al-Alhy, ndr)”.

Chi invece rispetta sempre le attese dell’imprenditore romano è il pubblico perugino. Gli abbonamenti hanno abbondantemente superato quota 5000 e sono in costante aumento in vista dell’inizio del campionato: “I tifosi sono stupendi, ma ero certo della loro fiducia. Avevo messo a budget 7000 tessere e non mi stanno deludendo”.

La rosa di quest’anno – Difficile dire se la rosa a disposizione del tecnico bolognese sia migliore rispetto a quella che ha chiuso la scorsa stagione. L’impressione è che manchi qualcosa a centrocampo, gli adii di Fossati e Verre hanno lasciato un vuoto che Della Rocca dovrà provare a colmare, con la speranza che Taddei si sia ormai ambientato in una categoria da cui mancava da parecchi anni. Rizzo e Salifu sono ottimi interditori e rappresentano una diga solida dinanzi alla difesa, ma da soli non sono in grado di velocizzare il gioco come chiesto da Bisoli. In avanti Ardemagni garantisce un buon numero di reti, il rischio però è che nel caso in cui si inceppi il milanese, il Perugia si ritrovi senza una prima punta vera. Di Carmine è stato sin qui provato più come trequartista dietro all’attaccante che come terminale offensivo e Lanzafame dovrà per forza di cose migliorare la propria capacità realizzativa per dare sostanza al proprio gioco. L’incognita rimane Fabinho, giocatore che ha la potenza e le qualità per far bene anche in serie B, ma che deve ritrovare quella continuità smarrita dopo la lunga squalifica dell’anno scorso.

In difesa ci si attende molto dal rientro sulla fascia destra di Lorenzo Del Prete, oltre alla solidità garantita da Belmonte e alla rinascita di Rossi. In porta rimane il pericolo squalifica per Rosati che però resta ampiamente favorito sul giovane Zima, di proprietà del Genoa. 


Si parla di