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Crisi Perugia, Iemmello nel mirino dei tifosi: fischi al Curi, critiche sui social. Amore finito?

Nel Grifo sconfitto per 5 volte di fila viene contestato il capocannoniere della Serie B. E anche Cosmi non lo considera più inamovibile, come dimostra la sostituzione con Melchiorri nell'ultimo match perso con il Benevento

È il 20' della ripresa, con il Benevento avanti 1-0 al 'Curi' in una gara da non perdere assolutamente per un Perugia in crisi, quando Iemmello viene richiamato in panchina da Cosmi (peraltro dopo l'unica giocata da Iemmello, una 'splendida' spizzata di testa che mette Di Chiara in condizione di battere a rete). Al suo posto sta per entrare Melchiorri e la scelta del tecnico, che solo qualche settimana fa avrebbe lasciato allibiti e sarebbe stata forse giudicato come 'lesa maestà' nei confronti di 'Re Pietro', viene invece sostenuta dai tifosi biancorossi (pochi) presenti allo stadio. Un paradosso la valanga di fischi che la Curva Nord semivuota rovescia addosso al centravanti di proprietà dello stesso Benevento, tuttora capocannoniere della Serie B con 17 gol: come se alla Lazio o alla Juventus contestassero Immobile o Cristiano Ronaldo. Ma quali sono i motivi? 

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Una reazione solo all'apparenza inspiegabile quella della Nord, perché prima di incrinarsi a tal punto il feeling tra la piazza e il bomber aveva già iniziato a scricchiolare un mese fa, precisamente il 31 gennaio quando - nell'ultimo giorno del calciomercato invernale - la 'telenovela' della sua possibile cessione aveva tenuto il popolo del Grifo con il fiato in sospeso fino al gong che ha chiuso le trattative. Il suo passaggio al Pescara (che ci ha provato anche con l'aiuto del Parma) ha rischiato seriamente di concretizzarsi e secondo le voci di 'radiomercato' era stato proprio il suo procuratore a spingere per questa soluzione. Ore difficili quella per Iemmello (che quel giorno aveva 'disertato' l'allenamento) come confessato ai microfoni di 'Dazn' dopo la doppietta segnata (due gol su rigore) nel match vinto per 2-1 sul campo della Juve Stabia: “Non è facile gestire i giorni di calciomercato, ma al Grifo ci tengo”. 

Con la vittoria in Campania il Grifo rigenerato da Cosmi sembrava a quel punto persino in grado di dare la caccia al secondo posto e anche il 'caso' Iemmello pareva rientrato: alla fine per un bomber a parlare sono i gol e fin lì l'attaccante calabrese era stato sempre 'loquace', l'unico in grado di buttarla dentro in una squadra 'allergica' al gol. Un'illusione durata poco, perché dopo la batosta incassata al 'Curi' contro lo Spezia il Perugia si è liquefatto, inanellando 5 sconfitte di fila e finendo per impantanarsi nella zona calda di una classifica che ora inizia a fare paura. E 'Re Pietro'? Fuori per squalifica a Pisa dopo l'evitabile giallo per proteste preso da diffidato con l'Empoli, è sparito come il Grifo e deludente è stato poi il suo rientro rientro da ex contro il Benevento. Il suo modo di giocare non è cambiato, ma rispetto al girone di andata sembra avere meno 'cattiveria' e la porta è diventata tabù anche per lui. Con lo Spezia, con l'Empoli e anche nell'ultimo match le occasioni non gli sono mancate, ma la mira non è più quella del cecchino anche lì dove prima non avrebbe fallito.

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Dopo i fischi del 'Curi' poi, non gli vengono risparmiate critiche nemmeno sui social. 'Roventi' nelle ultime ore le discussioni sui gruppi dedicati al Grifo, dove continua il 'tutti contro tutti' che coinvolge anche il mito Cosmi e trascina ora sul banco degli imputati 'Re Pietro'. Diversi quelli che minimizzano la sua dote di capocannoniere, con 9 dei suoi 17 gol segnati dal dischetto (ma i rigori bisogna segnarli e in campionato Iemmello non he ha sbagliato uno), mentre altri gli rimproverano il suo modo di stare in campo: “Al percorso verde corre di più”, dice un tifoso per ironizzare su quello che qualcun altro definisce “atteggiamento indisponente”. Sulla falsa riga di chi scrive che “questi non è che non si impegnano (a parte Iemmello) è che sò proprio tanto scarsi...” o del contestatore della prima ora ("!quando dicevo che non faceva spogliatoio e sembrava che invece di venire a indossare 'sti colori l'evono archiuso al canile del Colle”). 

Il rischio - se il rapporto con la piazza si spezza definitivamente - è quello di perdere nella volata finale del campionato il miglior finalizzatore del Perugia, che in estate lo ha preso in prestito con obbligo di riscatto in caso di una promozione in Serie A ora difficile anche solo da immaginare. Lui intanto ha incassato i fischi del 'Curi' in silenzio, uscendo senza reagire dal campo e stringendo la mano a Melchiorri e a Cosmi prima di accomodarsi in panchina. Dove però rischia di finire anche lui, ormai ex inamovibile, nel match da dentro o fuori di sabato prossimo al 'Curi' contro la Salernitana.


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