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Perugia, Cosmi tra calciomercato e Juve Stabia: "Iemmello? Un privilegio stare qui. Buonaiuto? Decido io dove gioca..."

Dopo lo stop alle trattative e alla vigilia della trasferta campana parla il tecnico: "Pietro come un nuovo acquisto, è il capocannoniere: continui da protagonista. Cristian? Senta me, non chi lo circonda. Ora siamo tutti sulla stessa strada e non ho paura di fare delle scelte"

Il giorno dopo la chiusura della sessione invernale di calciomercato è anche la vigilia di Juve Stabia-Perugia (domenica 2 febbraio, ore 15) e Serse Cosmi è 'costretto' a dividersi tra i due termi con il primo che prende però subito il sopravvento in conferenza stampa, dove il tecnico del Grifo non ha risparmiato 'frecciatine motivazionali' ad alcuni dei suoi giocatori, come Iemmello e Buonaiuto, protagonisti dell'ultimo giorno di trattative: "Mercato? La parole giusta è 'finalmente' - ha esordito l'allenatore biancorosso - finalmente è finito perché è una follia portarlo avanti a fine gennaio invece di chiuderlo 15 giorni prima, mettendo così in difficoltà gli allenatori e certi giocatori, considerati come una parte ininfluente del calcio. Ieri abbiamo fatto un 'fantallenamento' (Iemmello ad esempio - probabilmente con la testa al mercato - non si è allenato, ndr). Già all'inizio, quando sono arrivato e con la società discutemmo di come bisognava aggiustare la squadra, mi fu spiegato che le entrate erano legate alle uscite: poteva essere un mercato diverso ma senza uscite non è stato così anche se sono arrivati Rajkovic, Benzar e Greco. Noi siamo comunque determinati a fare qualcosa di importante in queste 17 giornate".

ABBONDANZA - Quasi un intero girone di ritorno in cui Cosmi dovrà paradossalmente gestire una rosa 'extra-large' dopo l'emergenza che si è trovato costretto a fronteggiare nelle sue prime settimane a Pian di Massiano. "Non mi spaventa l'abbondanza - esordisce il tecnico -. Ho già visttuto questo tipo di situazione a Udine e soprattutto a Perugia ai tempi di Gaucci, quando era la normalità e avevamo un Perugia A, un Perugia B e forse anche un Perugia C. Tornano a ora posso assicurare che questa non era una volontà della società e credo che il presidente Santopadre non faccia salti di gioia ad avere un gruppo di 29 giocatori, ma in questo fantamercato può succedere di tutto ed è andata così. Comunque io non mi spavento e da oggi tocca a me: alla squadra ho fatto un discorso quasi fossi un nuovo allenatore, perché da oggi vedranno in un certo senso un nuovo allenatore".

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TRE TENORI - Qualche problema potrebbe arrivare soprattutto in attacco, con la 'telenovela' Iemmello finita con la permanenza di 'Re Pietro' in un reparto in cui con Falcinelli alla fine è rimasto anche Melchiorri: "Non è un probelma e sono invece felice di poter fare scelte anche difficili. C’è chi fa mezze scelte ed è un mezzo allenatore io, per fortuna non lo sono. Ai tre attaccanti poi aggiungo anche Capone, che deve migliorare ma ha dentro qualità importanti. Ora sta a tutti loro come agli altri ddimostrare carattere dandomi poi la possibilità di scegliere, perché i comportamenti fanno la differenza. Le convocazioni e le formazioni spesso non le fanno gli allenatori ma i giocatori, non lo sanno ma le fanno loro".

UNITÀ D'INTENTI - A mercato chiuso, la 'missione' di Cosmi è ora quello di portare tutti i componenti della squadra a remare uniti verso la stessa metà, con il sogno della Serie A nel cannocchiale: "Da oggi siamo entrati tutti in una strada da cui non sarà possibile uscire per nessuno - chiarisce il tecnico del Perugia -. Una strada da percorrere tutti insieme e non camminando, ma correndo tutti verso il nostro obiettivo. La prima cosa da fare è creare la mentalità e siamo già a buon punto, perché abbiamo creato i presupposti perché vedo che in campo si inizia a parlare nel modo giusto, sempre propositivi e mai con negatività. I gruppi veri, che hanno la mentalità giusta vicono a differenza da quelli finti o che fingono di essere veri. Ed è così da quando esiste il calcio".

"RAJKOVIC IL TOP" - L'allenatore biancorosso ha dato poi un giudizio sui nuovi arrivati, partendo da Rajkovic: "Ho sentito molti miei colleghi che lo hanno allenato e non me ne hanno parlato bene ma benissimo definendolo in tanti come il miglior difensore della categoria. Ha una storia recente importante e la personalità giusta per migliorare la nostra difesa. Grande giocatore e grande uomo, dopo il primo rifiuto è stato onesto nello spiegare che voleva venire qui solo se era convinto davvero convinto: un acquisto prezioso anche oltre il fattore campo".

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"GRECO È OK" - Poi si è passati al 33enne regista Greco, arrivato da Cosenza con Rosi a fare da 'garante' per il suo ex compagno ai tempi della Roma: "Eravamo tutti d’accordo sul fatto che servisse un giocatore di esperienza da affiancare in quel ruolo ai giovani Carraro e Konate che sono bravi ma devono ancora imparare delle cose - dice il tecnico del Grifo -. Qualcuno potrebbe fare delle ironie dicendo che non ha giocato a Cosenza, ma a Trapani io avevo Petkovic sul quale nessuno avrebbe puntato dopo che era andato via dall’Entella. Ha esperienza e sta bene, però è appena arrivato e verrà a Castellammare ma non da convocato". Qualche chiarimento poi sulle condizioni di Kouan, tornato ad allenarsi in gruppo dopo lo stop per una frattura al piede e in rampa di lancio: "È un giocatore molto istintivo e in questi giorni cerca di fare le cose che fa quando sta bene, ma sta migliorando anche se non èa ncora al top e gli manca il ritmo partita".

"IEMMELLO PRIVILEGIATO" - Elogiati i nuovi, arrivano invece 'frecciatine motivazionali' per i due grifoni protagonisti dell'ultima giornata di mercato e alla fine rimasti in biancorosso, a partire da Iemmello: "Di certo non andava a stare meglio - afferma senza troppi giri di parole Cosmi, riferendosi senza citarlo al Pescara che dopo il Parma ha corteggiato il bomber fino alla chiusura delle trattative -. Stare qui è un privilegio, abbiamo iniziato a creare una mentalità che era inesistente e queste cose vanno capite. Chi pensa che stare qui è una condanna sbaglia e se continua a pensarlo sarò io poi a trasformarla in una condanna. Parliamo del capocannoniere del campionato e deve continuare a essere protagonista. Insieme ad Angella lo considero un nuovo acquisto, perché con me finora in campionato non ha ancora giocato".

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BUONAIUTO DA PLASMARE - Scontate le due giornate di squalifica per il rosso rimediato nel match perso al Curi contro il Venezia, 'Re Pietro tornerà a disposizione domani nel match di domani sul campo della Juve Stabia. Una sfida che vivrà ancora da Grifone anche Buonaiuto, il cui passaggio all'Ascoli in cambio del 24enne centrocampista Piccinocchi è sfumato proprio sul filo di lana. E al centro della discussione c'è sempre il ruolo del fantasista campano, che Cosmi vede anche come mezzala e in un futuro più o meno prossimo anche nelle vesti di quinto di fascia del 2-5-2: "Sapendo che stava per andare via in questi giorni non ho affrontato con lui il discorso, ora però glielo dico io dove deve giocare. Chieda a chi è stato qui in che ruolo giocava e dove è arrivato, poi mi dica se gli fa schifo diventare campione del mondo. E non mi riferisco tanto a Buonaiuto, che ha la grande fortuna di saper giocare a pallone e di avere qualità che possono essere molto utili alla squadra, ma a chi gli sta intorno. Un allenatore non manda al macello i giocatori in ruoli che non sono i loro tanto per farlo, Buonaiuto dovrà impare cose nuove e come lui anche altri".

"NIENTE ALIBI" - 'Dulcis in fundo' si parla anche della Juve Stabia. E Cosmi dimostra di non sotovalutare affatto le 'Vespe' che da neopromosse hanno faticato in avvio per uscire fuori alla distanza e con 28 punti sono a due sole lunghezze dal Perugia: "La seguo da quando era in Serie C - spiega il tecnico del Grifo-. È stata promossa con merito e sta facendo bene anche in B: guai a pensare che punti solo sull'agonismo, parliamo di un organico di qualità guidato da un tecnico giovane ma bravo, che ha vinto un campionato giocando bene e ora si sta confermando. Il campo in sintetico? Non bisogna usarlo come alibi, ci si gioca un paio di volte l’anno e ci si può adattare. Piuttosto bisogna pensare al fatto che è una delle squadre capaci di segnare di più nei primi 20’, a testimonianza del tipo di approccio che hanno sulle gare".

OCCHIO ALLE 'VESPE' - Al suo Grifo chiede di fare uno step ulteriore dopo le buone prove con Napoli e Chievo, culimate però con due ko, e il successo di misura contro il Livorno: "Dai miei mi aspetto molto di più rispetto all'ultimo match, in cui la vittoria è arrivata con una prestazione non eccelsa ma comunque contro una squadra che pur rimaneggiata era reduce da un pareggio a Empoli e da un successo buttato via contro l'Entella. Siamo stati bravi a non soffrire in un campionato in cui ci sono gare come Cremonese-Pisa". Il riferimento è all'anticipo della 22a giornata finito con il successo esterno dei toscani per 4-3, dopo che i grigiorossi lombardi erano stati avanti di due gol e capaci di ritrovare il pari dopo essere stati rimontati e superati prima di essere definitivamente 'puniti' nel recupero: "Se succede a me una cosa del genere - la chiosa di Cosmi - poco dopo mi ricoverano al manicomio". Occhio alle 'Vese' dunque...


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